Champions, Trezeguet esalta la Juve: «Credo nella finale»

L’ex attaccante, da un mese presidente delle leggende Juve: «Al Bernabeu sarà diverso, ma abbiamo grandi possibilità di farcela»
Champions, Trezeguet esalta la Juve: «Credo nella finale»© LaPresse
TORINO - Così tirato fisicamente, David Trezeguet potrebbe far comodo anche a Massimiliano Allegri in vista del Bernabeu. Trezegol ha già eliminato il Real Madrid dodici anni fa, nella gloriosa semifinale del 2003. Un gol all’andata e soprattutto la zampata vincente nel 3 a 1 del ritorno. Vedere l’ex bomber franco-argentino nella pancia dello Stadium, con indosso la divisa ufficiale della Juventus, fa sempre un certo effetto. «Sono tornato a casa e ne sono orgogliosissimo». Trezeguet, però, ha cambiato ruolo e ieri, nelle vesti di presidente dei Legends della Juve, ha presentato l’Unesco Cup 2015, ovvero la partita benefica del 18 giugno tra gli ex campioni bianconeri e quelli del Boca Juniors. «Mi aspetto uno stadio pieno, in Africa hanno bisogno dell’aiuto di tutti noi. Sarà una partita speciale anche per me, visto che allo Stadium non ho mai giocato».

COME LA MIA JUVE - In attesa del Boca, Trezeguet - come tutta la Juve - è concentrato sul big match di mercoledì al Bernabeu: Agnelli, Marotta e Paratici hanno svolto un lavoro importantissimo in questi anni, la squadra ha ritrovato voglia di vincere e serenità. Sono contento che la Juve sia tornata ai massimi livelli, nel gruppo di Allegri rivedo la mentalità vincente dei miei tempi più belli. Al Bernabeu sarà una partita diversa da quella dello Stadium, ma sono molto fiducioso. All’andata la prestazione è stata straordinaria e credo che in Spagna ci si possa ripetere».

FIDUCIA BERNABEU - Trezeguet, da ex bomber, non si immagina una Juve arroccata dietro, stile Montecarlo: «Può essere penalizzante giocare difensivamente contro il Real, anche perché novanta minuti sono tanto lunghi. Allegri ha il suo sistema di gioco aperto e offensivo. E’ un tecnico esperto, saprà come gestire al meglio i novanta minuti. Vedo una squadra concentrata, preparata fisicamente e mentalmente, ordinata e con molta qualità: andrà a Madrid con un piccolo vantaggio e, anche se sarà molto difficile, ha grandissime possibilità di conquistare la finale».

SANGUE TEVEZ - L’ottimismo di Trezeguet, che della Juve è tuttora il miglior marcatore straniero di tutti i tempi (171 gol), corre lungo il sangue caliente di Tevez: «Carlos il mio erede? Abbiamo stili di gioco diversi, ma ci accomuna il sangue sudamericano, argentino. Alla Juve sta facendo cose straordinarie, ha trovato quella serenità e quella continuità che magari in altri posti talvolta gli era mancata. Carlos ha dimostrato di essere un giocatore importante, all’altezza di questa società di cui sta scrivendo un pezzo di storia. Con il club, i compagni e i tifosi ha un rapporto molto bello: in questi giorni l’ho visto tranquillo e determinato, è uno che vuole sempre giocare e vincere. E l’aspetto più bello è che vuole di più, vuole raggiungere quel trofeo che è magico per noi: la Champions». Trezeguet ha anche un consiglio per l’Apache, da mesi al centro di un tormentone di mercato con il Boca Juniors: «I dirigenti bianconeri gestiranno benissimo la situazione. Io, come tifoso e uomo di calcio, spero che Carlos resti alla Juve, sarebbe molto importante». Chiusura su Messi, possibile avversario in finale: «Facciamo un passo alla volta, pensiamo prima alla semifinale. Comunque Messi è di un altro pianeta».

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