Luis Enrique: «Il Barça vuole tutto. Entreremo nella storia»

Il tecnico: «Oggi il titolo, poi la Coppa del Re e infine la Juve per la Champions»
Luis Enrique: «Il Barça vuole tutto. Entreremo nella storia»© LaPresse
BARCELLONA - «Per noi, anche quella di domani è una finale». Sfortunatamente per lui, Luis Enrique non può permettersi gli stessi lussi di Massimiliano Allegri che, snobbando l'inutile (per la Juve) derby d'Italia di ieri, ha concesso un turno di riposo a mezza squadra titolare. Ed è per questa ragione che il tecnico del Barcellona vuole archiviare al più presto la pratica campionato, in maniera da potersi concentrare poi sull'ultimo atto della Coppa del Re (il 30 maggio al Camp Nou contro l'Athletic Bilbao) e, soprattutto, sulla super sfida del 6 giugno a Berlino quando di fronte ci saranno i campioni d'Italia: «Giocheremo come sempre, per vincere. Con la motivazione in più di poter essere campioni già con la partita contro l’Atletico Madrid di Simeone». [...]

L'ottimismo di Lucho
Luis Enrique ha, inoltre, sottolineato come all'interno dello spogliatoio 'blaugrana' si respiri un certo «ottimismo. Questo, però non vuol dire che non siamo coscienti delle difficoltà e del fatto che ancora non abbiamo vinto a». E così, anche se non pronuncia mai la parola Triplete, sotto sotto Lucho ci pensa. Eccome se ci pensa: «Abbiamo l'opportunità di raggiungere un obiettivo che la società ha centrato soltanto una volta in tutta la sua storia. Sappiamo, tuttavia, che ancora manca molto e che sarà molto difficile. È meraviglioso essere arrivati fino a questo punto, ma ci mancano ancora tre grandi partite».

Il Cholo e la Juve
Tra il Barcellona e il suo ventitreesimo titolo di Liga ci sono i campioni di Spagna in carica dell’Atletico Madrid, ancora in lotta con il Valencia per la terza piazza, l’ultima che garantisce l’accesso diretto alla prossima edizione della Champions. Diego Pablo Simeone, che non potrà contare sull’ex bianconero Tiago (squalificato), ha dichiarato di non essere sorpreso dell’eliminazione del Real Madrid: «Storicamente, quando la Juventus ha superato la fase a gironi si è poi sempre rivelata un avversario temibile per tutti. Dopo la gara giocata contro di loro al Calderon ero sicuro che sarebbero arrivati lontani». Idee chiare, quelle del Cholo, anche quando si tratta di Carlo Ancelotti: «È un grande allenatore e se il Madrid lo manda via perderebbe una pedina importantissima».

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