Barça: insieme a loro la notte della vigilia…

Ritiro con mogli e fidanzate per i blaugrana. Da Shakira, moglie di Piqué, a Soraja, fidanzata di Neymar: sarà difficile resistere
Barça: insieme a loro la notte della vigilia…

TORINO - In Italia il tabù del sesso prima di una sfida importante è caduto con il Mondiale del 2014 in Brasile, quando Cesare Prandelli ha dato il via libera alle mogli nel ritiro di Mangaratiba, un resort a cinque stelle in riva al mare. E lì Balotelli, sulla spiaggia al chiaro di luna, ha consegnato all’allora compagna Fanny l’anello di fidanzamento. La disastrosa eliminazione già al primo turno ha fatto fallire l’esperimento, che è rimasto tale e mai più riproposto. Non lo seguirà neppure Max Allegri in vista di Berlino: le mogli degli juventini andranno nella capitale tedesca, così come erano presenti nella semifinale di ritorno a Madrid, immortalate dai selfie, ma separatamente dai loro uomini. Anche l’albergo dove alloggeranno sarà diverso, proprio per evitare qualsiasi contatto. E potranno vedere mariti o compagni soltanto all’Olympiastadion, quando la squadra scenderà in campo. Prima sono consentiti soltanto colloqui al telefono, per evitare inutili e pericolose distrazioni.

NO ALLA BLINDATURA - Potrebbero incappare in questi rischi i blaugrana dal momento che Luis Enrique ha scelto il ritiro allargato per allentare la tensione del Barcellona in vista della finale di Champions League. Ma loro sono avvezzi a questa abitudine, che non ha mai inciso sulla prestazione della squadra. Un esempio? Prima della semifinale d’andata contro il Bayern Monaco, in scena al Camp Nou, i catalani non sono andati in ritiro, ma hanno dormito tutti a casa loro e si sono presentati nel tardo pomeriggio direttamente allo stadio. Un azzardo? Proprio no visto che il Barça ha asfaltato i tedeschi con un netto 3-0. Le stelle blaugrana potranno così condividere con mogli e compagne la vigilia della partita all’Olympiastadion, trascorrere la notte prima del big match insieme all’hotel Gran Hyatt di Berlino e vivere il grande evento.

LA TRADIZIONE - Luis Enrique non è un innovatore, ma segue le orme del suo predecessore. Nel 2011, quando alla guida del Barça c’era Pep Guardiola, prima dell’ultimo atto della Champions, a Londra contro il Manchester United, la scelta fu la stessa. E i catalani si portarono a casa la Coppa. Così Lucho si affida alla normalità dell’ambiente familiare per unire ulteriormente il gruppo e distendere gli animi creando un’atmosfera positiva attorno alla squadra in vista dell’obiettivo finale.

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