Allegri: «La partita della vita, ma non finirà 0-0»

Il tecnico della Juve alla vigilia della finale di Champions League contro il Barcellona: «Gioca Barzagli, altrimenti Ogbonna»

BERLINO - «Siamo partiti per arrivare tra le prime otto in Europa, ora voglio arrivare primo: è la partita più importante della vita. Suarez, Messi e Neymar sono straordinari ma visto che la partita non finirò 0-0 dovremo fare gol». Allegri parla a raffica. Di tutto e di più: «Trent'anni fa la tragedia dell'Heysel: per noi ma per tutto lo sport italiano è il momento di commemorare le vittime e di stringersi con affetto ai familiari. Luis Enrique: parlano per lui i risultati. Domani sera una delle due farà il triplete, speriamo noi. A lui faccio i complimenti, non era facile arrivare al Barcellona e vincere. Ma già a Roma si vedeva che era bravo».

Sempre Allegri: «Le voci di mercato non disturbano, siamo concentrati per fare una grande partita. Ci vorrà un pizzico di fortuna e noi dovremo essere bravi. La squadra ha lavorato serenamente, dispiace per quello che è successo a Chiellini che aveva fatto un anno importante. Non c'è ma per fortuna ho Barzagli e Ogbonna. Se Barzagli sta bene gioca lui, altrimenti Ogbonna. Limitare il Barcellona? Dobbiamo pensare a fare gol. I gufi? Fa parte dello sport anche se per il calcio italiano avere una sua squadra in finale è importante. Ma sono convinto che la maggior parte dei tifosi si aspetta di vedere la Juve che alza la coppa. Tutti i giocatori daranno il meglio di se. Siamo a posto, non ci resta che giocare bene perchè anche il Barcellona, come tutte le squadre, ha dei punti deboli. Spero tanto che domani il Barcellona sia battibile, noi siamo qui per questo. Se vinciamo non mi strappo i capelli perchè ne ho pochi ma sarei felicissimo. Allenatori importante? Decidono i giocatori, un tecnico deve metterli in condizioni di dare il meglio. La gavetta mi è servita ma ho ancora tanto da imparare».

La Juve ha giocato sette finali perdendone cinque, il Barcellona ne ha perse tre. «Domani vedremo. In Champions gli episodi sono decisivi. Noi abbiamo sempre giocato bene meno che a Monaco ma non sempre si può dare il massimo. Abbiamo sempre giocato con la difesa a quattro meno che a Dortmund per 70 minuti siamo stati a tre. Comunque vada domani sarà un'annata straordinaria. Vincere il quarto scudetto di fila e la Coppa Italia è tanta cosa. La società si è consolidata per restare sempre tra le prime otto d'Europa. Domani il termometro della partita saranno i nostri quattro centrocampisti. Buffon e Tevez sono da Pallone d'oro anche se non vincono domani».

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