Juve, presto un’altra finale comunque finisca questa

Nulla di quello che è successo negli ultimi incredibili anni è stato casuale e nulla di quello che succederà nei prossimi quattro lo sarà: la Juve ha un progetto solido che la riporterà prestissimo a rigiocare questa partita
Juve, presto un’altra finale comunque finisca questa© www.imagephotoagency.it

BERLINO - Comunque vada ce ne sarà un’altra. E sarà presto. Non è un eccesso di ottimismo. Ma la constatazione di come la Juventus abbia programmato la crescita sportiva e societaria e continui a farlo. Quattro anni fa questo club veniva da due settimi posti, il progetto tecnico era ridotto ai minimi termini, la società da riscostruire. Neanche Andrea Agnelli poteva pensare in una rinascita così veloce e un ritorno ai vertici del calcio europeo in tempi così stretti, ma il piano di rilancio era stato elaborato con attenzione a ogni dettaglio e nulla di quello che è successo in questi quattro anni è stato casuale. E non sarà casuale nulla di quello che succederà nei prossimi quattro, quando la Juventus ha grandissime probabilità di ripresentarsi all’appuntamento della finale di Champions League. Un ciclo è nato, è stato portato avanti e sta per essere ringiovanito: la Juventus si sta rinforzando di anno in anno. E non solo sul campo, dove Beppe Marotta e Fabio Paratici sbagliano sempre meno colpi e hanno allestito una rosa che è arrivata con merito alla fine della Champions League. La Juventus si sta rinforzando anche economicamente: lo Stadium garantisce sempre più introiti, i nuovi contratti di sponsorizzazione con Jeep e Adidas hanno alzato l’asticella del valore del marchio, accordi come quello con la VR46 di Valentino Rossi per la produzione del merchandising segnano una nuova frontiera per il calcio. La Juventus non si è fermata quando ha ritrovato il successo, ma se ne è servita per costruire nuovi piani del palazzo.

CONTE E ALLEGRI - Una costruzione solida, fatta di giocatori come Buffon, Chiellini e Marchisio, i senatori della prima ora, quelli della B per intendersi, ai quali si sono uniti calciatori che allo spessore tecnico uniscono quello umano come Pirlo e Tevez. Una costruzione progettata da due allenatori che hanno entrambi meriti enormi. Antonio Conte ha gettato le fondamenta e tirato su la struttura che Allegri ha completato in modo magistrale. Li hanno, giustamente, messi in contrapposizione, perché è giornalisticamente “funziona”, ma Conte e Allegri sono architetti dello stesso progetto. Un progetto che non finisce stasera e che riporterà presto la Juventus in finale.

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