Juve, ecco il piano d'emergenza: pronto il 3-5-2

Contro il City, Allegri medita di rinunciare al trequartista e arretrare Hernanes in regia

TORINO - E adesso per Allegri è tempo di riflettere, meditare, valutare. Non soltanto in merito al modo in cui provare a scatenare la metamorfosi in Champions League rendendo una squadra da un punto in tre partite di campionato uno squadrone in grado di tener testa niente meno che al City, a Manchester. No, non soltanto. Tocca anche pensare a come farlo ovviando all’assenza di un’altra pedina fondamentale del centrocampo: Claudio Marchisio, che appunto si aggiunge al finora “non pervenuto” Sami Khedira. Ragion per cui Massimiliano Allegri sta valutando se non sia il caso - vista l’emergenza da uomini contati - di accantonare i suoi buoni propositi di 4-3-1-2 per riappoggiarsi, domani sera a Manchester, al 3-5-2 di contiana memoria che in questo avvio di campionato era andato per la maggiore sino a sabato sera. Il tecnico lo ha spiegato chiaramente: «Sto cercando di trovare la soluzione migliore per la squadra. Contro il Chievo nella ripresa siamo passati a tre per aprire di più il gioco, perdendo però traiettorie di passaggio in mediana. Dovrò cercare l’equilibrio che ci dia ottime geometrie, pericolosità offensiva e buona difesa. Dovrò capire e trovare in fretta soluzioni».

STRATEGIE - Il discorso è semplice: Pirlo se n’è andato “già da un pezzo”, Marchisio è in infermeria. Dunque volendo continuare a giocare con il 4-3-1- 2 o si dà fiducia al giovane neo arrivato Lemina (cosa che però sabato sera Allegri non ha voluto fare: diventa difficile ipotizzare che sia in vena di tali ambiziosi esperimenti d’esordio nella prima partita del girone di Champions League) oppure si arretra il raggio d’azione di Hernanes. Allegri ha spiegato, sabato sera: «Hernanes ha fatto una buona partita sia da trequartista che da regista. Credo abbia tirato molte volte in porta, abbiamo concluso molto». In tal caso però - con il brasiliano in mezzo a Sturaro e Pogba - la mediana bianconera rischia di essere più facilmente perforabile in fase di non possesso palla. Troppo spregiudicata, peraltro, considerando che in tal caso Allegri dovrebbe schierare Pereyra sulla trequarti come vertice del rombo. Per carità, soluzione non completamente da escludere, ma decisamente azzardata.

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