Allegri: «Juve, con il Siviglia gioca Khedira»

Il tecnico bianconero alla vigilia della sfida di Champions League

TORINO - Massimiliano Allegri parla alla vigilia di Juve-Siviglia: «Mi spiace che Lichtsteiner non sia disponibile e farà altri accertamenti. Domani giocheremo con Barzagli, poi cambierà poco se staremo a 3 o a 4, vedremo anche in corsa. Come la partita di Genova, è una partita quasi decisiva per l'accesso agli ottavi di Champions, altrimenti non daremmo seguito alla vittoria di Manchester. In campionato siamo partiti male, noi e il Siviglia, mentre in Coppa abbiamo vinto entrambi. Domani sarà un match equilibrato, ci vorrà tanta determinazione per vincere. Khedira? E' tanto che non gioca, ma domani gioca»...Silenzio in sala: «Non ve l'aspettavate? Di solito la prima partita fa bene, è pronto, ha caratura internazionale. Non so quanta autonomia avrà, ma sarà sicuramente della partita».

LA CHAMPIONS - «Vincere la Coppa è un sogno. La finale è il raggiungimento di un obiettivo straordinario, per tutte le squadre. Per la Juve l'obiettivoo è garantirsi sempre e comunque gli ottavi, e visto che il livello europeo delle squadre si è alzato, entrare stabilmente nelle prime 8 sarebbe importante. Poi, certo, conterà anche il sorteggio. La Juventus deve sempre passare il girone».

IL SALISCENDI JUVE - «Abbiamo giocato tre partite importanti: Shanghai, Manchester e Genova. Per noi quello deve diventare la normalità. Ma questo è un percorso normale per una squadra totalmente nuova. È dal 10 settembre che siamo insieme, dopo la chiusura del mercato e la sosta. Poi gli infortuni: abbiamo perso a Genova due punte in 20 minuti, in un'altra circostanza due terzini... Non serve a nulla fare ipotesi su ciò che poteva essere stato. La squadra ha qualità, deve solo abituarsi a conoscere perlomeno due sistemi di gioco, perché lo impongono le caratteristiche. E quando si gioca una volta ogni tre giorni, bisogna far ruotare i giocatori. Ora come ora, non siamo in grado di poter far finire le partite al 60', con un minore dispendio di energie. A Genova, per esempio, e col Frosinone: dovevamo fare meno fatica e chiudere prima le partite. I giocatori non sono ancora abituati a giocare ogni tre giorni, a livello di stress fisico ma soprattutto mentale. Lo dimostra la stanchezza accusata da molti miei calciatori. La cosiddetta “confusione" che ho in testa è dettata dal fatto che se ho un terzino destro gioco col terzino destro, altrimenti devo cambiare sistema di gioco. Mi sembra sia molto semplice da capire: è la strategia più redditizia».

CUADRADO - «Non posso far giocare Cuadrado per 90 minuti, sempre, altrimenti si ferma. Ci sono stati diversi infortuni muscolari in questa settimana, da noi e altrove. Quando giochi ogni tre giorni, il livello di pericolosità degli infortuni aumenta».

LEMINA - «Devo valutare Lemina, ha speso molto a Napoli, e ha giocato tre partite di seguito. Altrimenti rischio di perdere altri 3-4 giocatori. Però la mia rosa è in grado di vincere le partite. A Napoli non è stata una questione di moduli: capita che alcuni giocatori possano giocar male, ma succede... A Napoli abbiamo giocato una partita disastrosa a livello tecnico ma abbiamo rischiato di pareggiare, concedendo occasioni solo su ripartenze loro o errori tecnici nostri».

POGBA - «Paul ha giocato già 9 partite. Ha grandissime potenzialità che ora non sta esprimendo al massimo. Ma a 22 anni non può avere l'esperienza di un Buffon. Pogba va lasciato in pace, in totale serenità: deve fare solo quello che sa fare e che l'allenatore gli chiede, né più né meno».



HERNANES - «A Manchester ha fatto una grandissima partita davanti alla difesa, a Napoli è stato disintegrato. Ma quel match non va considerato, può giocare benissimo lì, a livello tecnico e mentale».

ALTERNANZA DI MODULI - «Il 3-5-2 è un sistema nuovo per questa squadra, composta da 10 giocatori nuovi. Le difficoltà nascono dagli infortunati, anche se speriamo di recuperare Marchisio per domenica. Per le caratteristiche dei giocatori il percorso è duro: vanno insegnati due sistemi di gioco. Con tutti i giocatori a disposizione, capiremo quale sistema adottare. Il 3-5-2 non è un sistema consolidato da tre anni, perché la squadra è nuova. Ma abbiamo tutte le qualità per rimontare in campionato. Fatemi allenare tutti i giocatori e poi vediamo».

ATTACCO - «Vi do la formazione, sperando che la sbagliate: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Cuadrado, Khedira, Pogba, Evra, Morata e Dybala. L'ultimo lo lascio a voi, sperando che lo indoviniate. Uno me lo tengo per me. Domani è un 4-3-3. L'allenatore? Per ora io...».

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