© LaPresseTORINO - Alvaro Morata come Alessandro Del Piero nella stagione ’95-96: 5 gol in cinque gare Champions. Decide lui con la testa la gara con il Siviglia, poi nel finale arriva anche il raddoppio di Simone Zaza. Ma lo spagnolo è anche critico con se stesso: «In campionato è più difficile, devo lavorare per segnare anche in Serie A. Quindi, non definitemi uomo Champions: adesso voglio fare gol anche in campionato a partire con il Bologna». Lo spagnolo è il fuoriclasse che si afferma e che gioca per la squadra: «L’importante è che la Juve abbia vinto. Questa è l’unica cosa che conta. Sono contento per la mia rete perché ci ha aiutato a portare a casa i tre punti. La mia intesa con Dybala? Normale che non sia ancora al top visto che giochiamo assieme da poco ma cresceremo. Siamo grandi amici, ci frequentiamo con le famiglie, ci troviamo bene. Anche col Siviglia, però, l’abbiamo fatto vedere. Personalmente potevo realizzare un altro gol. Quel tiro di sinistro se non andava a sbattere sulla testa di un avversario forse entrava. Ma non mi lamento, pensiamo al Bologna».
L’INVENTORE - Paulo Dybala ha lanciato a rete Simone Zaza: «Sono felice per la giocata, avevo i crampi... E devo ancora migliorare. Questa squadra deve tornare a vincere. Quando è arrivato il secondo gol abbiamo iniziato a pensare di essere vicinissimi alla vittoria, abbiamo disputato una grande partita. Io sono arrivato da poco. Stiamo giocando per dimostrare che vogliamo riportare la Juve in alto». E poi il tweet: «Questa è la vera Juve! Andiamooo! #Finoallafine grazie per il sostegno a tutti!».