Juve, altro zero a zero. Regge il muro tedesco

Dopo quello con l'Inter in campionato, altro pari senza reti per i bianconeri in Champions
Juve, altro zero a zero. Regge il muro tedesco© MANUELA VIGANTI

TORINO - La Juve esce tra qualche fischio dello Stadium e questa è una notizia, dopo due vittorie nei primi due turni di Champions. I bianconeri non vanno oltre lo zero a zero, il secondo in fila dopo quello a San Siro in campionato con l'Inter: segnale che la sterilità offensiva prosegue ed è un problema da risolvere per Max Allegri. L'appuntamento per Morata con il sesto gol consecutivo in Champions salta davanti al muro teutonico eretto da Schubert: il Borussia Monchengladbach strappa un punto, la Juve si deve accontentare incassando il contemporaneo successo del Manchester City, situazione che almeno tiene lontano il Siviglia a 4 punti.



TROPPI ERRORI - La direzione arbitrale tuttavia condiziona il match nel momento in cui Morata è lanciato a rete e viene steso da Alvaro Dominguez: da regolamento è rosso diretto, invece - dopo un consulto con gli assistenti, il signor Thomson decide di ammonire semplicemente il difensore dei tedeschi. Poco prima lo stesso bomber spagnolo spreca una buona occasione: invece di mettere in movimento Pogba al limite dell'area passando il pallone sulla sinistra, Morata cerca il tiro calciando decisamente fuori misura.

In generale la Juve è padrona del campo in maniera indiscutibile, però non riesce a concretizzare negli ultimi venti metri: un problema che la squadra di Max Allegri si porta dietro anche (e soprattutto) in campionato.



IL MURO REGGE - Il secondo tempo si avvia sulla falsariga del primo: Pogba (ancora una volta poco concreto) scodella in area un assist invitante per Morata, che sbaglia ancora: troppo lento il controllo, così il sinistro viene murato dalla difesa dei Fohlen. Pogba scalda i guanti del mascherato Sommer su punizione, Cuadrado non trova le accelerazioni che invece avevano infiammato San Siro e viene rimpiazzato da Pereyra, ma protagonista è ancora l'arbitro che nega un rigore a Mandzukic, graziando ancora una volta il solito Dominguez. La Juve non riesce a sfondare, Allegri prova a dare fondo alle risorse della panchina innestando Zaza nel motore bianconero al posto di uno spento Mandzukic, però la sostanza non cambia. E al prossimo turno, in Germania, tra due settimane servirà una Juve più cinica.

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