© ZUMAPRESS.com LaPresseTORINO - «Il baricentro del Liverpool contro il Manchester City era basso (44.3 m), ma non pensiate che Klopp abbia sistemato l’autobus davanti all’area di rigore. Tutt’altro!».
Paolo Di Canio, tecnico ed esperto di calcio inglese per Fox Sports, ha commentato la sconfitta del City contro il Liverpool. Una partita a sé o ci sono indicazioni utili per la Juventus in vista del big match di domani contro la squadra di Pellegrini?
«Il Liverpool ha vinto 4-1 e per lunghi tratti sembrava il Barcellona: pressing, ripartenza, ritmo, qualità. Credo che la strategia di Klopp potrà ispirare anche la Juventus». Le chiedesse un consiglio Allegri? «Max non ne ha bisogno, sa perfettamente quello che deve fare. Però...».
Però?
«Qualche somiglianza tra il Liverpool e la Juventus esiste. E il Manchester City non il tipo di squadra che cambia gioco da una partita all’altra».
Partiamo dal pressing.
«Per il Liverpool è stato fondamentale e dovrà essere così anche per i bianconeri. Non un pressing ultraoffensivo e troppo avanzato, bensì organizzato e con il coinvolgimento delle punte in prima battuta. Squadra corta, “aggressione” uomo contro uomo per soffocare le fonti di gioco del City e ripartenze rapide. Il Liverpool è stato bravissimo da questo punto di vista e lo dimostrano alcuni dati».
Spieghi pure...
«Touré e compagni hanno sofferto la pressione e di conseguenza hanno perso la loro qualità migliore: il fraseggio. Hart è stato costretto a rinviare dal fondo un sacco di volte, come non glielo avevo mai visto fare prima. Togliere il palleggio al Manchester City, obbligandolo al lancio lungo, è un modo per disinnescare i rifornimenti per Agüero, Sterling e De Bruyne. L’altro giorno tutti i palloni alti sono stati preda di Skrtel e o stesso può succedere con gente come Chiellini e Bonucci».