© LaPresseTORINO - SuperMario Mandzukic è tornato. Mancava sul palcoscenico bianconero dal 27 gennaio e mai rientro è stato più atteso: ieri ha ripreso ad allenarsi con la squadra, ormai guarito dalla lesione al gemello mediale sinistro rimediata nella semifinale d’andata di Coppa Italia contro l’Inter, e martedì sera sarà in campo contro gli ex compagni del Bayern Monaco, club nel quale ha giocato per due stagioni (dal 2012 al 2014) prima di emigrare in Spagna, all’Atletico Madrid, in seguito alle diatribe con il tecnico Pep Guardiola.
Sarà una serata particolare per il bomber croato, che non ha dimenticato quei rapporti tesi con l’allenatore catalano: una motivazioni in più per battere i bavaresi e dimostrare la forza bianconera alla corazzata tedesca. Ha lavorato alacremente il Joker Mandzukic per recuperare in tempo e non perdersi il big match: subito sembrava che dovesse stare fermo per un mese, e quindi rientrare soltanto a fine febbraio, invece la riabilitazione unita a una buona dose di forza di volontà hanno permesso la guarigione anticipata e la possibilità di essere protagonista in Champions, come è accaduto contro il Manchester City, spazzato via dai suoi gol. Sono questi appuntamenti che esaltano il croato, come esaltano Sami Khedira, che ieri ha continuato con il lavoro personalizzato, secondo la tabella settimanale: ha saltato la trasferta a Bologna per esserci martedì allo Stadium. «Va gestito nel miglior modo - ha spiegato nei giorni scorsi Allegri - perché le problematiche degli infortuni che ha avuto mi costringono a farlo. Sarebbe da pazzi pensare che possa giocare 50 partite».
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