MONACO DI BAVIERA - «Il punto di partenza di ogni conquista è la volontà». Il bomber filosofo Mario Mandzukic lancia il suo messaggio nella mattinata più nera della recente storia juventina. Con una serie di infortuni che puzza di macumba, molte delle speranze bianconere sono legate al centravanti croato, non al cento per cento, ma pronto a stringere i denti, come si evince dal messaggio che ha voluto mandare attraverso i social network. Volli, sempre volli, fortissimamente volli: Mandzukic non perderebbe la sfida con il suo Bayern per niente al mondo, per potersi giocare fino in fondo le possibilità di vendetta contro la squadra che l’ha scaricato e l’allenatore che lo ha messo ai margini.
MARIO C’E’ - E allora «il punto di partenza» di Mandzukic è stato l’allenamento di oggi: regolarmente sul campo di Vinovo, nonostante un piccolo fastidio all’inguine, regolarmente fra i convocati per la grande sfida di domani contro il Bayern. E dove non arriva a forza fisica, può arrivare la volontà di ferro dell’attaccante che fa anche il centrocampista e all’occorrenza il difensore, con uno spirito di squadra che ha conquistato i tifosi, nonostante un lungo digiuno di gol. E proprio i tifosi, sempre più innamorati di lui, gli chiedono di interromperlo all’Allianz Arena, dove ha segnato decine di volte, ma forse mai in una partita in cui può essere così drammaticamente decisivo.
JUVE, COL BAYERN È EMERGENZA: FUORI MARCHISIO E DYBALA