Champions League: Manchester City-Dinamo Kiev 0-0, Atletico Madrid-Psv 8-7 dopo i calci di rigore

I Citizens raggiungono i quarti di finale per la prima volta nella loro storia. I colchoneros hanno bisogno di 210 minuti e di 15 calci di rigore per passare il turno
Champions League: Manchester City-Dinamo Kiev 0-0, Atletico Madrid-Psv 8-7 dopo i calci di rigore© EPA

MADRID (SPAGNA) - Atletico Madrid-Psv è il match tra due sqaudre che non riescono a organizzare una concreta manovra d'attacco in 120 minuti. I colchoneros devono battere 8 calci di rigore prima di poter festeggiare il passaggio ai quarti di finale. Narsingh sbaglia il penalty per gli olandesi e condanna i suoi compagni all'eliminazione. 

IL MATCH - La tattica del Psv, come dimostra il 5-3-2 schierato dal Cocu, è quella di difendere il pareggio e magari portare la partita ai rigori; un programma difficile da attuare contro una squadra combattiva come l'Atletico Madrid che, infatti, crea ottime occasioni già nei primi minuti di gioco. Al 15' Griezmann impegna il portiere Zoet con un tiro di sinistro da centro area che il n°1 olandese è bravissimo a parare. L'Atletico Madrid si rende ancora pericolosissimo con un cross di Koke sul quale Carrasco non riesce a intervenire per il repentino intervento di Zoet. I colchoneros dominano la gara, ma il Psv difende bene il risultato e si rende pericoloso soprattutto in contropiede. Prima Willems, poi De Jong tengono in apprensione la retroguardia di Simeone. I tentativi dell'Atletico Madrid si infrangono su Zoet, il portiere olandese è decisivo in più di un'occasione, prima su Griezmann, poi su Godin e ancora su Griezmann, impedendo ai madrileni di portarsi in vantaggio, esattamente quello che aveva fatto all'andata. Finale di primo tempo in crescendo per l'Atletico, ma la foga di cercare la rete si trasforma in imprecisione negli ultimi metri.

ATLETICO MADRID-PSV 8-7 DOPO I CALCI DI RIGORE

LA RIPRESA - La mossa di Simeone nel secondo tempo è l'ingresso di una punta di ruolo come Fernando Torres per Augusto, un centrocampista. E' il Psv, però, ad avere la vera occasione a inizio ripresa: Locadia, su assist di Guardado, tira verso l'angolino basso di destra, Oblak smanaccia e devia la palla sul palo, salvando il risultato. L'Atletico Madrid assale la difesa olandese, ma Zoet è un muro insormontabile, le conclusioni indirazzate verso la sua porta non bastano per batterlo. Il Psv fatica a mantenere il possesso del pallone, ma i colchoneros non sfruttano le palle perse dagli avversari. La partita si innervosisce dopo 65 minuti. Gimenez rischia tirando un pestone a De Jong vicino all'area di rigore e l'attaccante olandese si vendica con un intervento duro sullo stesso difensore uruguayano che gli costa il cartellino. Locadia del PSv, già ammonito, meriterebbe il secondo giallo per un fallo di mano, ma l'arbitro non lo sanziona. Le azioni offensive dell'Atletico Madrid migliorano grazie all'ingresso di Torres che ridona vivacità a un reparto contratto, ma nonostante tutti gli sforzi i biancorossi spagnoli non riescono a portarsi in vantaggio e sono costretti a giocare i supplementari. L'Atletico Madrid non sfrutta la mezz'ora di gioco aggiuntiva. I colchoneros sono sempre in pressione sulla trequarti del Psv, ma non riescono a organizzare una manovrata azione offensiva. Gli olandesi non si preoccupano che di portare la gara ai rigori e ci riescono.

I RIGORI - Van Ginkel trasforma il primo rigore per il Psv, al quale risponde Griezmann. Positivo anche il penalty di Guardado e quello dell'altro capitano, Gabi. Oblak intuisce la direzione del tiro di Propper, ma non si allunga abbastanza. Anche Koke trasforma il suo rigore. Bruma segna il 4° penalty per il Psv e Saul il 4° dell'Atletico nonostante Zoet avesse deviato la sfera sul palo. Gli olandesi vanno sul 5-4 grazie a Moreno, ma Torres pareggia. Si va a oltranza. Lestienne trasforma il 6° rigore e costringe gli avversari a segnare, Gimenez risponde presente. Arias, freddissimo, punisce Oblak e Filipe Luis fa 7-7. Narsingh, entrato per calciare il rigore, sbaglia e Juanfran tira il rigore decisivo che porta l'Atletico Madrid ai quarti di finale.

MANCHESTER (INGHILTERRA) - Manchester City e Dinamo Kiev sembrano accontentarsi del 3-1 per gli inglesi maturato nel match d'andata. I Citizens creano una buona occasione, tra l'altro casualmente, con Jesus Navas al 61' che colpisce in pieno il palo, ma niente più. Gli ucraini arrivano all'Etihad sconfitti in partenza, non provano nemmeno a cambiare il risultato, giocano la partita come se il loro destino fosse già scritto. I ragazzi di Pellegrini, ovviamente, pensando anche al derby contro il Manchester United nel prossimo turno di Premier League, non spingono sull'acceleratore, ma perdono Kompany e Otamendi che, quasi sicuramente, non saranno presenti contro i Red Devils. Il City passa ai quarti di finale di Champions League per la prima volta nella propria storia, ma prestazioni di questo tipo non basteranno contro le altre big d'Europa.

MANCHESTER CITY-DINAMO KIEV 0-0: TABELLINO E STATISTICHE

LA GARA - Il Manchester City vive un inizio sfortunato: il capitano Vincent Kompany è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Il difensore belga, sostituito da Mangala, impegnato in una semplice chiusura, si ferma per uno stiramento muscolare e, cosa peggiore per Manuel Pellegrini, dovrà saltare la prossima gara di Premier League contro il Manchester United. Infortuni a parte, i Citizens devono solo controllare il vantaggio di 3 reti a 1 guadagnato in casa della Dinamo Kiev. Vita facile, quindi, per Yaya Tourè e compagni che non fanno fatica a difendere sulle azioni offensive degli ucraini. Ma Pellegrini deve avere a che fare con un altro infortunio che può compromettere l'esito di una stagione: dopo Kompany perde anche l'altro centrale titolare in difesa, Otamendi, sostituito dall'eterno Demichelis. A questo punto la retroguardia del Manchester City è composta dalle seconde scelte, ma non si nota: la Dinamo Kiev ogni tanto prova ad affacciarsi in avanti, senza, però, impensierire Hart.

IL SECONDO TEMPO - Lo Stesso City, comunque, non crea fastidi alla retroguardia avversaria: Aguero non tocca mai la sfera, l'attaccante argentino non riesce a tirare nemmeno una volta nei primi 45 minuti, ma rientra nel secondo tempo con un altro piglio. L'ex genero di Maradona crea dei problemi alla difesa ucraina, andando vicino al gol alla sua prima conclusione dopo quasi un'ora di gioco. Al 61' Jesus Navas colpisce il palo dopo una bella azione sulla destra. Il legno colpito dall'esterno spagnolo è il momento più alto di un match che non ha molto altro da dire. La gara si trascina fino al triplice fischio che sancisce il passaggio del Manchester City ai quarti di finale di Champions League per la prima volta nella sua storia.

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