L'Atletico beffa il Bayern 1-0: magia di Saul Niguez e Simeone esulta

Con un gol straordinario del giovane spagnolo i Colchoneros si prendono la semifnale d'andata. Guardiola le tenta tutte ma alla fine esulta l'ex centrocampista di Inter e Lazio
L'Atletico beffa il Bayern 1-0: magia di Saul Niguez e Simeone esulta© REUTERS

MADRID (SPAGNA) - L'Atletico Madrid si prende la gara d'andata contro il Bayern Monaco, vincendo al Vicente Calderon per 1-0 la semifinale d'andata di Champions League. Lo fa nel suo stile con tanta difesa e un guizzo vincente che però fa spellare le mani a tutti, non solo ai tifosi colchoneros. Sì perché la prodezza di Saul Niguez è davvero eccezionale e, soprattutto, dà un vantaggio davvero importante alla squadra di Simeone in vista della sfida di ritorno all'Allianz Arena. Gli uomini di Guardiola ci hanno provato più di una volta a bucare la difesa spagnola, ma il muro eretto da Simeone è stato ancora una volta insuperabile, anche per dei palleggiatori eccezionali come quelli del club tedesco. Per il "Cholo" l'importante era vincere, ma altrettanto decisivo è stato non subire gol, affrontando la gara di ritorno con la consapevolezza che andare in rete significherebbe avere in mano la qualificazione. Un vantaggio davvero non di poco conto.

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PRONTI VIA, SUBITO ATLETICO - Le prime fasi della partita sono frenetiche. La lotta a centrocampo è furiosa e nessuna delle due squadre riesce a prendere l'iniziativa in maniera costante. L'Atletico però è micidiale e quando meno te lo aspetti ti colpisce. Al 10' ci pensa Saul Niguez a portare in vantaggio i padroni di casa e la rete del giovane ventiduenne è una di quelle che i tifosi colchoneros ricorderanno per molto tempo: dopo aver superato in velocità Thiago Alcantara, il centrocampista va via anche ad Alonso e Bernat con un destro e sinistro in sequenza fenomenale, poi l'ingresso in area di rigore e, dopo un altro doppio passo da manuale del calcio che sbilancia Alaba, di sinistro a giro beffa l'incolpevole Neuer anticipando anche Vidal che in scivolata aveva provato a fermare Saul. Impazzisce il Vicente Calderon, non solo per la sorpresa di aver sbloccato in avvio una partita complessa, ma anche per la bellezza di una marcatura che resterà nella storia della Champions League.



CHE LOTTA A CENTROCAMPO - Al 12' però rispondono subito gli uomini di Guardiola: cross dalla trequarti e colpo di testa di Vidal ma Gimenez salva a pochi passi dalla linea spazzando in angolo. L'Atletico però regge botta e dopo aver rischiato di subire il pareggio si schiera con attenzione in fase difensiva impedendo di fatto al Bayern di far andare in profondità il pallone. Questo anche grazie ad un pressing asfissiante che mette ansia ai tedeschi costretti sempre e comunque ad accelerare le giocate a centrocampo e alzando dunque la percentuale di errore sui passaggi. Inevitabile, dunque, affidarsi ai calci piazzati: al 25' Costa ci prova direttamente su punizione ma il giro è troppo stretto e la palla finisce sul fondo.

PRESSING E CONTROPIEDE - L'Atletico però è fulminante in contropiede e al 30' va vicino al raddoppio con Griezmann che dopo essere entrato in area di rigore prova il destro sul primo palo ma con il piede Neuer spedisce in angolo. Al 34' il Bayern prova a regire: bella l'azione di Coman sulla fascia, grande dribbling in velocità ai danni di Filipe Luis che non riesce a contenerlo ma il cross dell'ex juventino è troppo debole e si spegne tra le braccia di Oblak. Al 44' poi torna a farsi pericoloso l'Atletico con il solito Saul, davvero imprendibile per il Bayern: crossa preciso per Koke che di tacco prova a soprendere Neuer ma Martinez salva ancora deviando in angolo. È l'ultimo squillo del primo tempo che si chiude dopo un solo minuto di recupero senza ulteriori sussulti.

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REAZIONE BAYERN - La ripresa inizia senza cambi da parte dei due allenatori e soprattutto sugli stessi ritmi del primo tempo: il Bayern Monaco fa la partita, mentre l'Atletico si limita a difendere con attenzione, chiudendo bene gli spazi e raddoppiando su tutti i palloni. Alla minima distrazione però il Bayern fa male e se i centrocampisti o gli attaccanti sono murati ci devono pensare i difensori. È proprio Alaba, infatti, al 54' a tentare la conclusione dai 40 metri, ma la botta incredibile si stampa sulla traversa con Oblak ormai battuto. E non è finita qui perché tre minuti dopo è l'altro centrale di Guardiola, Javi Martinez a schiacciare di testa sugli sviluppi di un corner ma ancora una volta l'estremo difensore sloveno si allunga sulla sua destra bloccando il pallone a pochi centimetri dalla riga sventando dunque il pericolo. Simeone è una furia in panchina e anche Guardiola si arrabbia con i suoi chiedendo più precisione.

QUANTE OCCASIONI- Sugli spalti, invece, il pubblico è in tensione perché vede l'Atletico soffrire la pressione dei tedeschi e soprattutto i ritmi vertiginosi imposti da Xabi Alonso e Vidal. Al 64' arriva il primo squillo di Lewandowski che si libera alla grande in area di rigore (perfetto l'assist di tacco di Vidal) e anche ad incrociare bene sul secondo palo ma Oblak è bravissimo e riesce a tenere inviolata la sua porta con una deviazione fondamentale con la punta delle dita. Guardiola ne ha abbastanza e prova il primo cambio: fuori lo stanco Coman, dentro Ribery per dare più freschezza sugli esterni e allargare le maglie della compatta difesa spagnola. Sei minuti dopo altra sostituzione per l'ex allenatore del Barcellona: dentro Mueller e fuori Thiago Alcantara. Al 71' Lahm lancia alla grande Douglas Costa che prova il pallonetto di sinistro ma la sfera finisce di poco alta sopra la traversa.



FORTINO ATLETICO - Il Bayern Monaco è nel momento più bello della sua partita e al 74' va ancora vicino al gol con Vidal, il migliore dei suoi, che dai 30 metri prova a centrare l'incrocio, ma Oblak salva tutto con un tuffo da campione deviando in calcio d'angolo. Il pubblico sugli spalti capisce il momento difficile e lancia l'Atletico Madrid alla riscossa: sugli sviluppi di un contropiede Torres si ritrova solo in area di rigore e dopo aver dribblato Alaba prova l'esterno destro che però si stampa sul secondo palo, l'azione non è finita e Koke dal limite prova il tiro a giro, ma Neuer si tuffa e blocca a terra. Guardiola a quel punto si gioca il tutto per tutto ed inserisce Benatia al posto di Bernat per dare l'assalto finale alla difesa spagnola.
Negli ultimi minuti però l'Atletico alza ancora di più il proprio muro imbrigliando gli avversari e innervosendoli con ogni mezzo facendo scorrere secondi preziosi. All'85 Simeone effettua il primo cambio: fuori Niguez, l'autore del gol, e dentro Teye Partey per irrobustire ancora la zona centrale del campo. Il Cholo dalla panchina chiede al pubblico più forza e anche ai suoi giocatori urla di aumentare i ritmi per alzare il baricentro e allontanare i tedeschi dalla propria area. Negli ultimi 4' di recupero, a parte un tiro di Vidal bloccato facilmente da Oblak, non succede più nulla, la gara d'andata è nelle mani dell'Atletico e anche la qualificazione è più vicina. Bayern permettendo.

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