PARIGI - Colpito al cuore, colpito nell'orgoglio, tuttavia comunque pronto a tirar fuori gli artigli. Dopo il ko di Nizza, il Lione prova a leccarsi le ferite e rimettersi in sesto in vista dell'arrivo della Juve. Due i recuperi che possono far sorridere Genesio, in un momento difficile: Nkoulou in difesa e Lacazette davanti, anche se l'attaccante francese ha già ritrovato il campo, senza incidere, nell'ultima mezz'ora venerdì sera. A chiamare i suoi alla riscossa ci ha pensato Anthony Lopes, uno dei migliori in campo a Nizza, forse l'unico ad uscire a testa alta, anche per il rigore respinto a Balotelli: «Bisogna rimettersi al lavoro prima del match contro la Juve, essere forti e rialzare la testa in fretta». Più preoccupato, invece, Bruno Genesio che teme di ritrovare i segni della sconfitta contro il Nizza anche in Champions League: «Siamo stati penalizzati in campo, ma anche per la Juve lo saremo perché giocare più di un'ora in inferiorità numerica lascerà delle tracce».
Senza mezza squadra, tra giocatori lasciati a casa in vista della Champions e piccoli infortuni, il PSG fatica tanto, sicuramente troppo, contro un Nancy sempre più ultimo della Ligue1. Subito in discesa nei primi 20' con i gol di Lucas e Cavani, su due regali della difesa, la partita si complica nei minuti seguenti quando il Nancy rialza la testa e mostra i muscoli mettendo in seria difficoltà Verratti e compagni. Nella ripresa il gol di Diarra riapre i giochi, ma in un finale sofferto il PSG conquista i 3 punti che lo riportano a -4 dal Nizza. «Oggi non era importante giocare bene, ma solo vincere. So che abbiamo giocato male, adesso dobbiamo pensare a Basilea. Le grandi squadre devono saper vincere anche così» ammonisce Verratti al 90', ma l'azzurro è uno dei pochi a poter uscire a testa da una partita che rischia di riaprire il dibattito sull'effetto Emery a Parigi.