Real-Napoli, le dritte della Juve agli azzurri

La squadra di Sarri è pronta per la sfida del Bernabeu, andata degli ottavi di Champions League. Le ultime esperienze blancos della Juventus possono essere d'aiuto
Real-Napoli, le dritte della Juve agli azzurri

ROMA - Mercoledì sera, al Santiago Bernabeu, il Napoli si troverà di fronte il Real Madrid nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Un duello difficilissimo, quasi scontato dirlo, per gli uomini di Maurizio Sarri, sicuramente sfortunati nel sorteggio che, da prima nel suo girone, li ha accoppiati ad una delle più forti seconde qualificate, nonché campione in carica del trofeo di cui è maggiore detentitrice, avendolo vinto ben 11 volte. Una sfida resa complicata non solo dalla disparità in bacheca delle due squadre, ovviamente, ma soprattutto dalla forza della formazione di Zinedine Zidane, capolista in Liga con ben due partite in meno rispetto al Barcellona inseguitore, e vincitrice da poco Mondiale per club.
Eppure il Real Madrid non è imbattibile, non è inarrestabile. Non lo è quest'anno, e non lo è in generale, nelle mura amiche, nemmeno in Champions. Lo sa bene la Juventus, vediamo perché.

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 Nelle ultime 3 apparizioni al Bernabeu, la Juventus è riuscita a strappare una vittoria e un pareggio contro il Real Madrid.

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Proprio l'ultimo pareggio fu però di enorme valore: significò infatti la qualificazione nella finale di Berlino del 2015, poi persa contro il Barça. Fondamentale la vittoria per 2-1 ottenuta, all'andata, allo Juventus Stadium.

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In generale, nelle sfide ad eliminazione in Champions League/Coppa dei Campioni, la Juve è in vantaggio per 4 qualificazioni a 3 sul Real Madrid: 1996, 2003, 2005, 2015.

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Se nel 1996, nel 2003  e nel 2005 il passaggio è stato sancito però dalla gara casalinga di ritorno, nelle semifinali di Champions League del 2015 è stato invece il pareggio strappato al Bernabeu (1-1) a garantire alla Juventus la qualificazione alla finale.

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Nei due successi della Juventus sul territorio dei Blancos, indimenticabile resta il 2-0 del novembre 2008, seppur arrivato nella fase a gironi, sigillato dalla doppietta del capitano Alex Del Piero, poi omaggiato dalla storica standing ovation del Bernabeu.

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ROMA - Mercoledì sera, al Santiago Bernabeu, il Napoli si troverà di fronte il Real Madrid nell'andata degli ottavi di finale di Champions League. Un duello difficilissimo, quasi scontato dirlo, per gli uomini di Maurizio Sarri, sicuramente sfortunati nel sorteggio che, da prima nel suo girone, li ha accoppiati ad una delle più forti seconde qualificate, nonché campione in carica del trofeo di cui è maggiore detentitrice, avendolo vinto ben 11 volte. Una sfida resa complicata non solo dalla disparità in bacheca delle due squadre, ovviamente, ma soprattutto dalla forza della formazione di Zinedine Zidane, capolista in Liga con ben due partite in meno rispetto al Barcellona inseguitore, e vincitrice da poco Mondiale per club.
Eppure il Real Madrid non è imbattibile, non è inarrestabile. Non lo è quest'anno, e non lo è in generale, nelle mura amiche, nemmeno in Champions. Lo sa bene la Juventus, vediamo perché.

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