La Juventus Pjaca il trionfo, Dani Alves il 2-0: quarti ipotecati a Oporto

In casa del Porto, Allegri mette dentro gli uomini decisivi nella ripresa: la prima rete del croato, la seconda del brasiliano. Padroni di casa in dieci per l'spulsione di Telles nel primo tempo. Khedira sfiora il tris, Dybala si ferma al palo. Il ritorno degli ottavi allo Stadium è in discesa
La Juventus Pjaca il trionfo, Dani Alves il 2-0: quarti ipotecati a Oporto© EPA

TORINO - Uno-due nella ripresa e la Juve va, ipotecando il passaggio ai quarti . Nell’andata degli ottavi di Champions League, a Oporto, Allegri azzecca i cambi: dentro Pjaca, gol; dentro Dani Alves, raddoppio. Grande impresa dei bianconeri allo stadio do Dragao. Sì, in superiorità numerica per quasi tutto il match, grazie all’espulsione dello sciagurato Telles che forse sentiva troppo il match, da ex Inter… Ma resta grande impresa. E se le difficoltà a sbloccarla si spiegano anche con la sfortuna (Dybala si ferma al palo, per Higuain è questione di centimetri), non è mai in discussione il controllo del match, con personalità. E nel momento decisivo, le mosse di Max che danno il… massimo. Pjaca, talento mai espresso fin qui, si mette a dribblare e alla seconda azione la butta dentro. Dani Alves, che non ama stare in panchina, tocca il primo pallone e lo mette alle spalle di Casillas con rabbia e classe. Così, con due exploit, i portoghesi vanno al tappeto, dopo una gara generosa ma senza impensierire troppo Buffon. Questa è una Juve da Champions e lo dimostra anche su un campo dove di solito le italiane fanno brutte figure. Quando si tratta di dettagli e di tattica, la Vecchia Signora non è seconda a nessuno e possiede così tanta qualità da poterla pescare in panchina, nel momento del bisogno. La vittoria per 2-0 è una vittoria del gruppo. Che assorbe l’assenza di Bonucci e che mantiene i nervi saldi nell’avvio piuttosto caldo. Anche così si diventa grandi. Anche così si avanza in Champions. Ok, c’è il ritorno da giocare e in Europa nessuna gara va presa sottogamba ma i bianconeri hanno tutto per arrivare sino in fondo. In campionato e in coppa.




LE SCELTE - Come da annuncio della vigilia, Bonucci va in tribuna dopo la “lite” con il tecnico nel match col Palermo. Il difensore si siede sul trespolo, alla sinistra di Nedved e Marotta. Ma durerà poco e seguirà il match in piedi. In mezzo, Allegri rimette Barzagli e Chiellini di nuovo insieme. Confermato il 4–2-3-1 tutto fantasia e attacco. Da godere il duello tra Casillas, portiere del Porto, e Buffon: due miti, due campioni del mondo.

PORTO-JUVENTUS, TABELLINO E STATISTICHE

DYBALA SUL PALO - L’avvio è molto tattico, con il Porto che preme e la Juve che cerca di contenere. Il primo pericolo è portato dallo sgusciante André Silva, fermato fallosamente, al limite, da Chiellini. I bianconeri devono andare in pressing per togliere l’iniziativa ai padroni di casa, gasatissimi dal pubblico. Di Ruben Neves il primo tiro, altissimo. L’aggressività del Porto crea problemi alla squadra di Allegri, ma ci sta. Ci sono duelli molto fisici, non solo in fascia. Il tecnico è comunque soddisfatto di come è messa in campo la formazione campione d’Italia. Il ritmo sale: bravo Casillas in uscita su Mandzukic.  Cresce la Juve che si fa più insistente. Gran botta di Dybala al 23’ in spaccata, ma la parabola si alza sulla traversa. L’agonismo non manca: Telles, ex Inter, si prende un giallo per il fallo su Cuadrado. E subito dopo viene espulso, al 26’, per un’entrataccia su Lichtsteiner. Porto in dieci. E Juve che va con il colombiano, ma il tiro è a fior di palo. Espirito Santo corre ai ripari: dentro Layun per André Silva. Pjanic prova il tiro: centrale; Khedira va di testa, ma è out. Intanto, si fa male Casillas (ginocchio) e si scalda il portiere di riserva.  Adesso il copione è ribaltato: i bianconeri comandano, i portoghesi si difendono. E Casillas, che si riprende, la mette in angolo dopo carambola su tiro di Higuain, suo vecchio compagno al Real.  Allo scadere Dybala da fuori si stampa sul palo: è l’occasione più grande per la Joya e per la Juve.



PJACA E DANI BOOM BOOM - La squadra di Allegri, in superiorità numerica, può far sua la partita, ma serve tanto equilibrio. Al 1’ la Joya è fermata da un fischio e la butta dentro a match fermo: ma la posizione era regolare. Dall’altra parte, capitan Herrera spaventa Buffon. La gara si accende subito ed è bagarre. I bianconeri, però, devono essere pazienti e non andare troppo in fretta alla conclusione, anche perché il Porto si difende con grinta. Ancora Dybala: Casillas blocca al centro. Il tiro di Khedira, al 15’, è fuori. La Juve intensifica gli attacchi, intanto Corona sostituisce Ruben Neves. E Pjaca si prepara per entrare. Grande azione di Higuain che dà solo l’illusione del gol con un tiro a giro con il portiere del Porto fermo a guardare. Esce Cuadrado, entra il talento croato. Che fa subito centro al 27’: su assist di Dybala e grande penetrazione in area. E’ la prima rete del giovane in bianconero. In tribuna, Nedved e Marotta si abbracciano. In campo, ecco Dani Alves per Lichtsteiner.  E il brasiliano la butta dentro: 2-0 e follie al Dragao. Baci e abbracci con l’ex Barcellona straordinario anche nella festa. Insomma, sul ring del Dragao ecco i colpi del ko. E Khedira in scivolata su Casillas va vicino al tris. Sì, i quarti sono a un passo, dopo l’impresa fuori casa.




Le formazioni iniziali
Porto: (4-1-3-2): Casillas; M.Pereira, Felipe, Marcano, Telles; Danilo; Herrera, Neves, Brahimi; A.Silva, Soares. All. Espirito Santo
Juventus (4-2-3-1): Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain. All. Allegri

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Champions, i migliori video