Champions League, Barcellona-Psg 6-1: Neymar fa la storia. E il Benfica è ribaltato a Dortmund

Epica 'remuntada' per i catalani di Luis Enrique trascinati ai quarti dal fenomenale brasiliano, mentre il Borussia vola con Aubameyang
Champions League, Barcellona-Psg 6-1: Neymar fa la storia. E il Benfica è ribaltato a Dortmund© EPA

BARCELLONA - Nessuno aveva mai ribaltato un 4-0 nelle competizioni europee. Almeno prima di questo 8 marzo 2017, quando a riscrivere la storia ci ha pensato il Barcellona di Luis Enrique proprio nella stagione in cui il tecnico ha annunciato di voler lasciare la sua panchina. Eppure il sogno sembrava svanito dopo un'ora, quando una zampata di Cavani aveva gelato il 'Camp Nou' proprio nel momento in cui la 'remuntada' pareva davvero lì a portata di mano. Negli ultimi sette minuti di una gara destinata a entrare nella leggenda però, Neymar si è vestito da marziano segnando due reti in 120" (88' e 90') e servendo poi al 95' la palla di un surreale 6-1 a Sergi Roberto.

LE SCELTE - Dopo la goleada subita al 'Parco dei Principi' l'ex tecnico della Roma ovviamente non fa calcoli e schiera i suoi con una sorta di 3-3-4 in cui Rafinha e Neymar sugli esterni sostengono la coppia Messi-Suarez, mentre a centrocampo Busquet fa da diga davanti alla difesa a tre (Mascherano-Piquè-Umtiti) e dietro ai mediani Iniesta e Rakitic. Decisamente più 'coperto' il suo dirimpettaio Emery, con il consueto 4-2-3-1 che sembra più un 4-5-1 in cui il peso dell'attacco è lasciato al solo Cavani, mentre Draxler e Lucas (preferito a Di Maria mattatore all'andata) restano bassi in linea con il trio di centrocampo formato da Verratti, Rabiot e Matuidi. Pronti-via e come benzina sul fuoco di un 'Camp Nou' già in ebollizione al 3' arriva il primo squillo 'blaugrana': su una palla alta che vaga in area la difesa parigina si addormenta, Trapp accenna l'uscita per poi restare a metà strada e il più lesto di tutti è come al solito Suarez, che di testa beffa il portiere. A nulla serve il disperato tentativo di Meunier, che in acrobazia respinge la palla quando ha però già superato la linea di porta: il Psg riparte dal centrocampo e accusa il colpo con il 25% del proprio vantaggio già bruciato. Al di là delle proteste vane di Draxler, che al 10' chiede un rigore quando Mascherano in scivolata respinge il suo cross con un braccio (per l'arbitro è involontario), gli ospiti sono in bambola e al quarto d'ora proprio il tedesco (giallo al 14') e Matuidi (5') sono già sulla lista degli ammoniti.

BARCELLONA-PSG 6-1: LE STATISTICHE DEL MATCH 

'CAMP NOU' E' UNA BOLGIA -  Il Barcellona preme ma per eludere la 'Linea Maginot' eretta da Emery è costretto spesso a provarci dalla distanza: sulla punizione calciata di Messi (15') e sui tentativi di Neymar (18') e Iniesta (27') la palla però sfiora solo i legni della porta parigina. Alla mezz'ora il primo break ospite con un destro di Lucas troppo centrale per spaventare ter Stegen. Con il passare dei minuti il Psg sembra poter controllare meglio le folate catalane, ma al 40' arriva il secondo disastro difensivo: Marquinhos cincischia sull'inserimento di Iniesta che con il tacco, quasi dalla linea di fondo, mette il pallone al centro dove il rientrante Kurzawa la impatta goffamente spendendola nella propria porta. Si va così all'intervallo sul 2-0 per il Barcellona, che è ora a metà dell'opera.

PSG-BARCELLONA 4-0: LA GARA DELL'ANDATA

'MATADOR' SENZA PIETA' - Alla ripresa del gioco Meunier scivola subito (4') in area e cadendo stende Neymar, che da parte sua non fa niente per evitarlo: l'arbitro di linea segnala il fallo al direttore di gara che assegna il rigore con qualche secondo di ritardo, dando così la possibilità a Messi di fare 3-0 dal dischetto con un potente e angolato sinistro. Il terzino prova a farsi perdonare al 6' servendo Cavani in area dopo un'impetuosa discesa, ma il 'Matador' di destro colpisce il palo. Un segnale di vita comunque e anche Emery capisce che i suoi non possono restare in balia della marea catalana: al 55' dentro Di Maria al posto di Lucas. L'impatto sul match del 'Fideo' è di quelli che lasciano il segno, perché il baricentro dei francesi si alza immediatamente e dopo il giallo a Rakitic (fallo su Draxler) al 62' arriva il gol che gela il 'Camp Nou'. A segnarlo con un potente destro dal limite sugli sviluppi di un calcio da fermo è Cavani (38esimo centro in 37 gare stagionali), che due minuti dopo tutto solo davanti a ter Stegen si fa invece ipnotizzare dal tedesco che si salva con il piede. Il Barcellona accusa il colpo e si innervosisce: Neymar rischia grosso salvandosi col 'giallo' per un fallo di frustrazione su Marquinhos, mentre il diffidato Suarez si fa ammonire poco dopo per una simulazione in area.

UN FINALE DA FAVOLA - Luis Enrique cerca allora di dare una nuova scossa e toglie Iniesta per aumentare ancora di più il peso offensivo dei suoi con Arda Turan. Ma adesso al Barça servirebbero tre gol e ormai la spinta della prima ora di partita è svanita, la stanchezza ha preso il sopravvento e a cambiare il destino della sfida non sembra bastare l'entrata di Sergi Roberto per Rafinha (76'), né quella di André Gomes per Rakitic (84'). Ed è anzi Di Maria a divorarsi il gol lanciato magnificamente da Verratti calciando fuori a tu per tu con il portiere. Tutto questo fino all'88', quando Neymar si inventa il 4-1 con una punizione da cineteca e al 90' trasforma il rigore generosamente concesso a Suarez dopo un contrasto con Marquinhos. I minuti di recupero sono cinque, il 'Camp Nou' torna alla vita e tiene il fiato sospeso fino al 95', è l'ultima chance ed è ancora il fenomeno brasiliano con l'esterno a mettere Sergi Roberto davanti alla porta, libero di segnare il 6-1 del trionfo 'blaugrana'. I parigini assistono increduli chiedendosi se quello che sta accadendo sia tutto vero, i tifosi di casa probabilmente fanno lo stesso ma le loro sono lacrime di gioia. Il Barcellona vola ai quarti di finale per la decima volta di fila e scrive il proprio nome nella storia del calcio.

BARCELLONA-PSG 6-1: IL FILM DELLA PARTITA (FOTO)

BORUSSIA DORTMUND-BENFICA 4-0 - Rimonta riuscita anche nell'altra partita della serata, in cu il Borussia Dortmund ha sconfitto per 4-0 il Benfica ribaltando così la situazione deopo la sconfitta per 1-0 incassata nel primo round in Portogallo. Sugli scudi l'attaccante Aubameyang che ha aperto, menato e chiuso le danze mettendo la sua firma sul match al 4', poi al 61' (due minuti dopo la rete di Pulisic) e infine all'85' portandosi via il pallone della partita come accade ai bomber di razza dopo un hat-trick. 

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