Fantastica impresa della Juventus, grandissimo Dybala e Chiellini fa tris: Barcellona matato

La squadra di Allegri vince 3-0 l'andata dei quarti di Champions League dominando. Spettacolare Buffon su Iniesta nel momento clou. Messi annientato
Fantastica impresa della Juventus, grandissimo Dybala e Chiellini fa tris: Barcellona matato© www.imagephotoagency.it

TORINO - Toda Joya, Juve grande bellezza. La squadra di Allegri batte 3-0 il Barcellona nell’andata dei quarti di Champions League e lo Stadium esplode di gioia. Che goduria per il gioiello Paulo Dybala che nel primo tempo piazza due magie mancine, impietrendo i blaugrana. Fantastico, l’argentino, al cospetto di sua maestà Lionel Messi. Allievo e maestro, sì. Ma il più bravo, nella serata perfetta, è il 21 di Cordoba, consacrato fuoriclasse di valore mondiale. Un uno-due, il suo, che fa male alla formazione di Luis Enrique. E che esalta Gigi Buffon, strepitoso nel momento clou a bloccare da due passi Andres Iniesta lanciato a rete. Fenomenale, numero uno assoluto. Di sicuro meglio del collega ter Stegen… La Juve è super nei suoi interpreti, nella tattica, nella dedizione alla causa. Mandzukic, ad esempio, è infinito nel ruolo di terzino e di ala suggeritrice. Merita un monumento. Come la difesa impenetrabile. Con Giorgio Chiellini che piazza il tris di testa beffando Mascherano. Anche così si vendica di Luis Suarez, il vampiro che non… morde più. Il Gorilla bianconero è strepitoso davanti e ovviamente dietro, con alcune chiusure degne di note, anche sull’uruguaiano. E su Neymar. Di fisico e di grinta. Dà tutto e finisce con i crampi, il neo dottore. Ma il plauso va a tutti, dal primo all’ultimo. Compreso Gonzalo Higuain che non segna ma lotta come un leone. Come Khedira, che non tira mai indietro la gamba e sfiora il gol. Ok, buona la prima, con lode, ma senza perdere di vista la realtà: a Barcellona sarà dura, servirà un’altra gara perfetta. E non bisognerà imitare il Psg, ovvio. Ma la Juve sa che è il momento… 




LE SCELTE - Spalti gremiti e incasso record allo Stadium. E’ il momento, recita la coreografia bianconera. Allegri punta alla formula fantasia e attacco, con Pjanic dietro e tutte le punte in campo. Sulle fasce, dietro, il duo brasiliano Dani Alves-Alex Sandro. Luis Enqique tiene la difesa a tre e davanti ha i tre tenori. Chiellini ritrova così Suarez dopo il morso mondiale di Brasile 2014. Tanti gli ospiti e i vip in tribuna. Presenti, ovviamente, i due presidenti dei club Agnelli e Bartomeu.



CHE JOYA DOPPIA - Ed è subito Juve d’attacco, tanto per mettere paura a Messi e compagni, sulla spinta del pubblico entusiasta. L’atteggiamento è quello giusto, insomma. Mandzukic e Higuain ci provano, ma nulla di fatto. Il segnale comunque è chiaro: la Vecchia Signora c’è e vuole tenere i ritmi alti. E al 7’ passa con Paulo Dybala che ha il tempo di girarsi e tirare fuori un gioiello mancino dei suoi. Gol alla Messi davanti a Messi. Applausi. Ma che inizio l’argentino, e che inizio i bianconeri. Anche Cuadrado, scatenato a destra, è in palla e serve il pallone giusto. I blaugrana vengono pungolati a reagire: Messi tira alle stelle su punizione, Neymar tenta il dribbling su Dani Alves. Avvisaglie… Neymar va addirittura a fermare Dybala, fallosamente. Anche i fenomeni stasera si devono sacrificare. Il Barça soffre il pressing della Juve e il suo giro palla ne viene influenzato. Incredibile al 21’, però: taglio di Messi per Iniesta che si trova davanti a Buffon: miracolo del capitano di casa contro il capitano ospite. E sospiro di sollievo per tutti. Che paura. E che capovolgimento: arriva in un amen il Dybala bis, con Agnelli, Marotta e Nedved che si abbracciano in tribuna, scatenati come i tifosi. Già, la Joya raddoppia improvvisamente al 23’: assist di Mandzukic all’indietro, il fantasista di prima intenzione, secco, conclude con una staffilata a fil di palo e ter Stegen in tuffo viene battuto. Che prodezza, che bravo Paulo l’argentino che sogna e segna due volte davanti al suo idolo Messi. Giù la maschera e saluti a tutti. Il suo piede sinistro fa male ai blaugrana. E del bene, tanto bene al popolo zebrato… Lo Stadium esplode e comincia a cantare. La partita è da godere, nel vero senso della parola.
E il Barça? Si dà una svegliata, come chiede l’allenatore a bordocampo. Messi va a rete ma il gioco era già stato fermato. Un rischio quello di Khedira, poteva costare caro. Ma c’era comunque il fuorigioco di Suarez. Con certi giocatori non ti puoi proprio rilassare un attimo. La Pulce prende palla alla lontana, anche Dybala prova a contrastarlo: gli ospiti guadagnano campo, ma la Juve chiude con grinta. Spettacolare Mandzukic che fa il terzino e difende di fisico. Il gioco del Barça è ragionato, quasi ossessivo nella manovra a ragnatela. La squadra di Allegri arretra e alza il muro, ma deve anche cercare le ripartenze per non farsi schiacciare troppo. Cuadrado è il re delle folate in avanti: assist per Pjanic che tira alto, però. La partita ha continui ribaltamenti di fronte. Ecco Higuain al 44’: tiro in mezza girata  e ter Stegen non respinge benissimo, ma il Barcellona si salva in angolo. Ancora corner su infilata di Bonucci. Khedira gira ed è un altro brivido. Il primo tempo finisce così: Juve avanti 2-0 con Dybala eroe della serata.



CHIELLO TRIS - Luis Enrique pesca in panchina André Gomes per Mathieu, e arretra Mascherano. Il portoghese, fin qui una grande delusione, era stato strappato proprio ai bianconeri nel mercato estivo. Si ricomincia e subito il Pipita va in area per Dybala. Questione di centimetri… Al 2’ azione di Messi per Neymar, ancora Messi che la piazza, ma è fuori di poco. Brividi allo Stadium. Risponde Khedira servito da Mandzukic (che partita Supermario…): alto.  Botte e risposte nella gara che continua a regalare spettacolo. Bravo Buffon in uscita bassa su Suarez (e le telecamere inquadrano l’abbraccio con Chiellini). Neymar scocca il tiro da lontano: altissimo. Ancora Iniesta pericoloso, Buffon controlla sopra la traversa. Il Barça comanda le operazioni, Allegri pensa ai cambi e fa scaldare i suoi. Cuadrado regala poi la palla del botto a Higuain che cerca di piazzarla ma la conclusione è facile per ter Stegen. Di nuovo il Pipita davanti al portiere tedesco che questa volta respinge piazzandosi bene sul centravanti lanciato. E dall’angolo arriva il tris di Chiellini di testa  sovrasta Mascherano, la spinge schiacciandola dentro e scatena… l’orango che c’è in lui, pazzo di gioia. Esulta anche John Elkann, il patron. Juve avanti 3-0, da saltare sui seggiolini. E’ il momento di… uccidere il match. La Juve domina ma c’è sempre il ricordo del Psg (aveva vinto 4-0, ne ha preso 6 al Camp Nou) a chiedere un altro sforzo. Il Barcellona è tramortito, bisogna finirlo. Dybala, Dybala, Chiellini recita il tabellone dello Stadium. E quei sembra un sogno, ma è la realtà. Messi si mette le mani nei capelli tanta è la disperazione. In area Piqué stende Khedira ma l’arbitro fischia il fallo al tedesco: incredibile. Al ’67 grande giocata di Messi, Suarez guadagna un corner. Neymar è murato, Rakitic è servito lungo.  C’è un petto-mani di Chiellini sul brasiliano, l’arbitro dice che si può proseguire, valutando il rimbalzo e l’involontarietà. Attacca il Barça, si difende la Juve: ci sta, visto il risultato. Ed è bagarre con piaggia di cartellini gialli (anche sbagliati).  All’80’ ovazione per Dybala che lascia il posto a Rincon, peraltro non contento dii uscire, come si vede dall’occhiataccia lanciata verso la panchina. La Juve passa al 4-3-3 per coprirsi un po’ nel finale concitato. E controlla la gara fino alla fine, come da motto. Tutti in piedi: i bianconeri battono 3-0 il Barcellona, in una serata fantastica. Da Champions.

  


FORMAZIONI INIZIALI

Juventus
4-2-3-1

Buffon
Dani Alves
Bonucci
Chiellini
Alex Sandro
Pjanic
Khedira
Cuadrado
Dybala
Mandzukic
Higuaín
All. Max Allegri


Barcellona
3-4-3
    ter Stegen
    Umtiti
    Mathieu
    Piqué
    Iniesta
    Messi
    Mascherano
    Rakitic
    Neymar
    Roberto
    Suárez

All. Luis Enrique

A disposizione

    Asamoah
    Rincón
    Neto
    Lemina
    Barzagli
    Marchisio
    Lichtsteiner

    Alba
    Cillessen
    Paco Alcácer
    Denis Suárez
    L. Digne
    André Gomes
    C. Aleñá
 

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