© LaPresseBARCELLONA - Sembrerà un paradosso ma anche a Barcellona sanno che la chiave della ‘remuntada’ sulla Juventus nel ritorno dei quarti di Champions Legue sta nella difesa. Nessuno in Catalogna dubita delle capacità di Messi, Suarez e Neymar - supportati dalla fantasia di Iniesta – di poter segnare tre reti (anche se i campioni d’Italia finora ne hanno incassati appena due nella 9 gare stagionali fin qui disputate in Europa), ma come rimarca il quotidiano ‘Mundo Deportivo’ blindare la porta di ter Stegen sarà un fattore ancor più decisivo rispetto a quanto accaduto contro il Paris Saint-Germain nel turno precedente. Se contro i parigini Luis Enrique ha centrato l’impresa puntando su un ultra-offensivo 3-4-3 (ribaltando al ‘Camp Nou’ con un rocambolesco 6-1 il 4-0 incassato al ‘Parco dei Principi’ nel primo round degli ottavi), sempre secondo il giornale catalano il match contro la Juventus sarà decisamente più «bloccato» anche se il tecnico ha dichiarato ai giornalisti di essere pronto a «schierare anche otto attaccanti». L’urgenza dunque è quella di portare a termine una sorta di «operazione lucchetto» per ritrovare quella solidità difensiva smarrita dai ‘blaugrana’, che nelle ultime 8 partite (13 reti incassate) sono riusciti a mantenere inviolata la porta solo in occasione del 3-0 rifilato al Siviglia in un match che secondo il ‘Mundo Deportivo’ è quella da «prendere come modello». Già, perché i bianconeri dopo il 3-0 dell'andata fanno paura sia da calcio piazzato - dove il Barcellona pagherebbe la «maggior stazza dei bianconeri, come dimostra il gol di Chiellini che allo 'Stadium' ha eluso la marcatura di Mascherano» - ma anche con i suoi «tiratori pronti a colpire dal limute dell’area» come in occasione del secondo gol di Dybala.