Champions League: aperta l'asta per i diritti tv, Sky in pole

Il 12 giugno scadrà il termine per presentare le offerte: Mediaset non farà follie, curiosità per le mosse di Discovery (Eurosport)
Champions League: aperta l'asta per i diritti tv, Sky in pole© ANSA

TORINO - Finalmente abbiamo una data. Il 12 giugno scopriremo a chi andranno i diritti televisivi per il triennio di Champions League 2018-2021. La Uefa ha reso noto e aggiornato le deadline per i diversi mercati televisivi e il termine ultimo per presentare le offerte in Italia è fissato per il giorno 12 del prossimo mese. 

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SKY IN POLE E MEDIASET? - Sky sembra l'unica a potersi permettere l'acquisto di un prodotto caro come i diritti tv della Champions League. L'emittente satellitare potrebbe proporsi sia per quanto riguarda il pacchetto a pagamento che per i match in chiaro (uno a settimana sia per Champions che Europa League) per i quali non è da escludere una partnership con la Rai. Mediaset ha già comunicato in più di un'occasione di non avere intenzione di fare follie per accollarsi il diritti tv delle competizioni europee, quindi, a meno di nuovi colpi di scena, la televisione di Berlusconi per ora è fuori dai giochi.

GLI OUTSIDER - Si aspettano mosse interessanti dai grandi gruppi di telecomunicazioni. Come già successo in Inghilterra e Francia, dove BT e SFR si sono aggiudicati i diritti della Champions, anche in Italia la Tim controllata da Bolloré potrebbe lanciarsi nella gara. Il Gruppo Vivendi del finanziere bretone, dopo il fallimento casalingo, potrebbe volersi rifare in Italia battagliando per aggiudicarsi il broadcasting della "coppa dalle grandi orecchie" e non solo, potrebbe infatti pensare anche a quello della Serie A. C'è curiosità sulla possibile mossa di Discovery che, attraverso Eurosport, si potrebbe rivelare una difficile concorrente. 

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