Juventus, ecco pregi e difetti del Barcellona targato Valverde

L'assenza di Neymar si farà sentire ma il nuovo assetto con Messi «falso nueve» sta già pagando ottimi dividendi
Juventus, ecco pregi e difetti del Barcellona targato Valverde© EPA

ROMA - Chi ha ancora tatuato nella mente il Barcellona scialbo e prevedibile che non era riuscito a segnare neanche un gol alla Juventus deve provare a cancellarlo in fretta. Se è vero che nell'undici di partenza ci saranno presumibilmente solo 2 cambi rispetto al match del Camp Nou datato 19 aprile (Semedo e Dembélé), bisogna considerare che la vera novità dei catalani è rappresentata da Valverde. Con alcuni accorgimenti l'ex allenatore dell'Athletic Bilbao ha impostato un assetto di volo che sembra già molto promettente. La squadra sfilacciata che si era vista nel doppio confronto di Supercoppa contro il Real Madrid sembra un lontano ricordo: l'inizio di Liga è stato scintillante come testimonia il bilancio di 9 reti fatte e zero subite nelle 3 vittorie sbocciate nei primi 270 minuti di stagione. Si tratta di un record perché in passato il Barcellona non aveva mai registrato un +9 nella differenza reti dopo 3 gare. Un segnale forte di discontinuità: nella passata stagione infatti la porta blaugrana non era mai rimasta inviolata per 3 partite consecutive.

Andiamo a scoprire pregi e difetti del Barcellona.... 

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PUNTI DI FORZA: Lionel Messi non ha mai segnato in carriera a Gianluigi Buffon: un tabù che la Pulce è determinata a spezzare anche se in passato ha avuto solo 315 minuti a sua disposizione (amichevoli comprese). Il biglietto da visita con cui si presenta di fronte alla Juventus è minaccioso: il miglior realizzatore europeo del 2017 (36 reti in 35 partite, uno ogni 86 minuti) ha iniziato la nuova stagione con i fuochi d'artificio e nelle ultime 2 gare ha segnato 5 gol. Il segreto? Valverde ha scelto di riconsegnargli i panni del «finto nueve» spostando Luis Suarez sulla sinistra con licenza di accentrarsi. Proprio il movimento verso il centro dell'area dell'uruguaiano permette a Jordi Alba di diventare sempre più disequilibrante: l'esterno sinistro nel 2016/17 confezionò 6 assist (tre a Messi, 2 a Suarez, uno a Neymar e uno a Arda Turan) mentre nel campionato attuale è quota 3 dopo 3 giornate, e tutti per Leo Messi. Attenzione poi alla gestione del ritmo partita: Valverde ha mantenuto inalterato l'amore per il possesso ma rispetto a Luis Enrique chiede ai suoi di non disdegnare le ripartenze veloci, una volta recuperato il pallone. Un aspetto che nel derby contro l'Espanyol è stato decisivo. 

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PUNTI DI DEBOLEZZA - Con una metafora molto azzeccata, il Mundo Deportivo ha definito il Barça come «un adolescente in fase di crescita, estremamente propenso agli alti e bassi». Questo significa che non è impossibile far riaffiorare le crepe strutturali. Valverde sta lavorando per abrogare quei difetti macroscopici che il Real Madrid aveva messo in evidenza in Supercoppa (1-5 tra andata e ritorno). Il primo aspetto è la distanza tra i reparti: se la Juventus riesce ad allungare i blaugrana può mettere in difficoltà alcuni elementi come Iniesta e Busquets. Il battito cardiaco del Barcellona dipende proprio dal rendimento di quest'ultimo e la coppia Higuain-Dybala sarà chiamata ad aggredirlo per limitare il suo raggio d'azione. Attenzione anche ai limiti di Umtiti che sulla carta, pur essendo in ascesa, è il punto debole della difesa a 4. 

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ROMA - Chi ha ancora tatuato nella mente il Barcellona scialbo e prevedibile che non era riuscito a segnare neanche un gol alla Juventus deve provare a cancellarlo in fretta. Se è vero che nell'undici di partenza ci saranno presumibilmente solo 2 cambi rispetto al match del Camp Nou datato 19 aprile (Semedo e Dembélé), bisogna considerare che la vera novità dei catalani è rappresentata da Valverde. Con alcuni accorgimenti l'ex allenatore dell'Athletic Bilbao ha impostato un assetto di volo che sembra già molto promettente. La squadra sfilacciata che si era vista nel doppio confronto di Supercoppa contro il Real Madrid sembra un lontano ricordo: l'inizio di Liga è stato scintillante come testimonia il bilancio di 9 reti fatte e zero subite nelle 3 vittorie sbocciate nei primi 270 minuti di stagione. Si tratta di un record perché in passato il Barcellona non aveva mai registrato un +9 nella differenza reti dopo 3 gare. Un segnale forte di discontinuità: nella passata stagione infatti la porta blaugrana non era mai rimasta inviolata per 3 partite consecutive.

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