Barcellona-Juventus, orgoglio Del Piero: «Non è più Davide contro Golia: giochiamocela!»

L'ex capitano spinge i bianconeri: «Al 'Camp Nou' senza timori reverenziali né pressioni: perdere non sarebbe una tragedia»
Barcellona-Juventus, orgoglio Del Piero: «Non è più Davide contro Golia: giochiamocela!»© Bartoletti

TORINO - «Questa sfida non è più come quella tra 'Davide e Golia'. Almeno non lo è più dalla finale persa a Berlino nel 2015, quando il Barcellona dominava». Parola di Alessandro Del Piero, storico capitano bianconero che ai microfoni di Sky Sport ha invitato la squadra di Massimiliano Allegri a scendere sul prato del 'Camp Nou' per l'esordio in Champions League senza timori reverenziali: «La Juventus solo qualche mese fa ha giocato una finale da protagonista facendo almeno un tempo alla pari con il Real Madrid. I bianconeri ghanno cambiato qualcosa ma anche i catalani, che oltre ad avere un nuovo tecnico hanno perso un calciatore chiave come Neymar anche se potendo contare ancora sul più forte del mondo sono costretti a puntare in alto. La Juventus comunque resta la squadra più attrezzata in Italia nel suo complesso e si presenta Champions per vincerla. De Deve giocare libera di testa perché su un girone non sarebbe così grave perdere questa prima partita». Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'altro bianconero Edgar Davids, anche lui presente in studio con il suo vecchio capitano: «La Juventus parte alla pari con il Barcellona e Real Madrid».

DYBALA SFIDA MESSI - Ma di big ce ne sono molte: «Io ci metterei anche il Bayern - ha aggiunto Del Piero - e il Psg che con Neymar, oltre ad aver preso un calciatore ricchissimo di talento, potrebbe aver aumentato la consapevolezza in tutto il gruppo. Occhio poi alle inglesi, che se trovano compattezza sono pericolose». Si parla poi della cessione di Bonucci al Milan e di Zidane: «Penso che la partenza di Leo peserà tanto - ha detto Del Piero - anche se forse non da subito. Il Milan viene da una brutta gara ma Bonucci è entrato di prepotenza nel mondo juventino e lo ha rappresentato in tutto e per tutto. È uno dei difensori più forti ed è stato un cambio forte. Zidane più forte da giocatore o da allenatore? Penso da giocatore perché in quella veste ha una storia più lunga alle spalle, anche se è impressionante come si è inserito a grandi livelli nel nuovo ruolo. Vincere due Champions di fila non è semplice e sono rimasto scioccato positivamente dal suo impatto, ma da calciatore è stato davvero il top. Se poi dovesse vincere altre due coppe da tecnico allora ne riparliamo..», ha detto sorridendo 'Pinturicchio' che prima di godersi lo spettacolo del 'Camp Nou' e tifare per la Juve come il resto del popolo bianconero, risponde anche all'ultima domanda: Dybala può diventare il nuovo Messi«Se ne parliamo è già gratificante per Paulo, perché significa che è già a un livello altissimo. Ora però - ha concluso Del Piero - lui deve definirsi come Dybala, anche perché di Messi ne nasce uno ogni 25-30 anni».

 

 

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