Champions League, al Barça basta un autogol. Gioia Conte al 94', il Psg domina il Bayern

La squadra di Valverde soffre e strappa 3 punti preziosi a Lisbona. Il Chelsea domina a Madrid ma gioisce solo nel finale
Champions League, al Barça basta un autogol. Gioia Conte al 94', il Psg domina il Bayern© EPA

TORINO - Vittoria con il minimo sforzo per il Barcellona che a Lisbona sfrutta un autogol per domare lo Sporting.  Al 49' i blaugrana ringraziano Coates che sugli sviluppi di una punizione dalla destra lotta con Suarez e infila la sua porta. La palla più clamorosa per il pareggio è sul piede dell'ex Sampdoria e Udinese Bruno Fernandes ma il Barcellona, grazie alla parata di Ter Stegen riesce a scampare il pericolo rimanendo a punteggio pieno nel girone D.

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Meritatissimo successo del Chelsea che al 94' trova la rete che suggella il dominio incontrastato sul campo dell'Atletico Madrid. Complice uno scatenato Hazard, grande inizio di partita degli ospiti che nei primi 8 minuti costruiscono un tris di palle gol. Sull'ultima Morata sfiora il bersaglio servito dal belga che poi al 13' coglie un palo clamoroso da fuori. Il monologo continua ed è sempre l'ex Juve a rendersi pericoloso con un colpo di testa alzato da Oblak sopra la traversa. Il Chelsea non concretizza il proprio dominio e al 40' viene beffato: fallo ingenuo di David Luiz che trattiene Hernandez, Griezmann dal dischetto non sbaglia e firma l'immeritato vantaggio. Sul tramonto della prima frazione i colchoneros hanno la chance per raddoppiare: Saul mette di pochi centimetri a lato il tap-in dopo la parata di Courtois su Koke. Il Chelsea trova la forza di rialzarsi al 60': giocata geniale del solito Hazard che pennella da destra un cross che Morata devia non concedendo replica a Oblak. I Blues accarezzano l'idea del ribaltone dopo pochi secondi ma Fabregas si divora la rete e manda su tutte le furie Antonio Conte. Altra occasione al 74' quando Morata vola in campo aperto ma non riesce ad essere freddo al momento di calciare. Al posto dello spagnolo nel finale entra Batshuayi e in pieno tempo di recupero fa esplodere la gioia in panchina di Conte.

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Il Paris Saint Germain spazza via il Bayern con irrisoria facilità mettendo in mostra tutta la potenza devastante del suo tridente. Ancelotti sorprende tutti lasciando in panchina  Ribery e Robben ma è una rivoluzione che non paga dividendi. Dani Alves inaugura il match dopo 90 secondi: Neymar fa collassare tutta la difesa grazie alla sua tecnica e apparecchia il gol dell'ex juventino. La seconda rete è orchestrata dagli altri due astri del firmamento parigino: Mbappé lavora un bel pallone in area e illumina il destro di Cavani che abbina potenza e precisione per siglare il 2-0.  Dopo meno di 5 giri di orologio nella ripresa, Neymar si divora il tris sparando fuori da ottima posizione. Al 62' il brasiliano non può proprio esimersi dall'infilare in rete sugli sviluppi di un'azione travolgente di Mbappé che scherza Alaba in dribbling.

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Si rivela una pura formalità la trasferta di Mosca per il Manchester United contro il CSKA. Al 4' subito avanti i Red Devils: cross di Martial, stacco del solito Lukaku che buca Akinfeev sulla sua sinistra. Passano pochi secondi e De Gea deve fare gli straordinari per impedire il pari dei padroni di casa. Al 18' la squadra di Mourinho concede il bis con il rigore di Martial: punito il fallo di Schennikov su Mkhitaryan. La partita è senza storia e lo United centra il tris al 26': Berezutski non intercetta il pallone proiettato in mezzo da Martial e facilita la doppietta di Lukaku, autore di 10 gol in 9 partite stagionali. Al festival realizzativo della banda Mourinho si iscrive anche Mkhitaryan che serve il poker a inizio secondo tempo. Al 90' il gol della bandiera per il CSKA lo segna il classe 1998 Kuchaev.

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Festa del gol anche a Basilea dove gli uomini di Wicky Raphael strapazzano un irriconoscibile Benfica. Il primo gol della goleada sboccia al 2':  sugli sviluppi di un'uscita disperata di Julio Cesar, Michael Lang infila con la porta sguarnita. I portoghesi provano a spingere ma incassano il 2-0 sugli sviluppi di un corner calciato male: Oberlin vola in contropiede e nel giorno del suo 20° compleanno griffa il suo primo gol in carriera in Champions con un tocco sotto. Il Basilea prova a chiudere i conti già a inizio ripresa ma il tiro di Lang si spegne fuori di un soffio. Il tris viene rimandato di pochi minuti perché ci pensa Van Wolfswinkel a trasformare il calcio di rigore. Il Benfica rimane in 10 per il rosso ad Almeida (brutto fallo di reazione) e concede il 4-0 con un harakiri che agevola la doppietta di Oberlin. Al 77' si materializza anche la manita del Basilea: al termine di un'azione rocambolesca Riveros trova il 5-0.

Basilea - Benfica 5-0, cronaca, tabellino e statistiche

Dopo il naufragio dell'esordio (0-5 con il Psg), il Celtic si rialza subito vincendo con autorità sul campo dell'Anderlecht. Al 38' ospiti in vantaggio con Griffiths, servito splendidamente da Tierney, partito sul filo del fuorigioco. Il Celtic gioca meglio e capitalizza a inizio ripresa con il sinistro vincente dell'ex Manchester City Patrick Roberts. Al 93' il tris è originato da un disimpegno sbagliato della squadra belga di cui approfitta Sinclair.

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