Juventus, Allegri: «Dybala più forte dopo gli errori»

Il tecnico alla vigilia dello Sporting: «Ho visto Paulo bello carico, saranno 180 minuti di fuoco. Servono pazienza e testa». Quella frecciatina a Sarri: «Il campionato è l'ultimo, rivediamoci a marzo...»
Juventus, Allegri: «Dybala più forte dopo gli errori»© ANSA

TORINO - Massimiliano Allegri sprizza serenità nonostante il punto nelle ultime due partite di campionato. Ma è vigilia di Champions: per una volta accantona la rincorsa scudetto, non senza una frecciatina al collega Sarri («Il Napoli sta facendo benissimo e merita di stare in vetta, noi dovremo farci trovare pronti nel momento più bello della stagione, le ultime 5 partite: sarà un finale avvincente e di grande suspance»), e focalizza l’attenzione sullo Sporting. «Se li battiamo all’andata e ritorno siamo qualificati: è matematica» dice il tecnico che in carriera ha sempre centrato la fase a eliminazione diretta. «Sarà una partita complicata, ci vuole pazienza e testa per 180 minuti, però alla Juve l’atmosfera è buona. Nel calcio ci sono momenti in cui le cose non girano per il verso giusto. Su cento volte la palla di Higuain sarebbe entrata 110, anche soltanto per una questione fisica… Dobbiamo lavorare sulle nostre mancanza a livello difensivo e nella gestione delle partite».

QUESTIONE DI EQUILIBRIO - Su Dybala: «Ci ho parlato ieri, deve trovare equilibrio nella gestione di se stesso. Dopo le prime giornate lo avete paragonato a Messi, ora è stato crocifisso per i due errori dal dischetto: questi momenti fanno parte di un percorso di crescita di un giocatore straordinario. Capita di sbagliare due rigori: lo fortifica e gli permette di trovare equilibrio. Non deve esaltarsi per la tripletta al Sassuolo né deprimersi dopo la Lazio. Comunque l’ho visto sereno, sta bene fisicamente, ed è bello carico».

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BALLOTTAGGIO A DESTRA - Sul ko con la Lazio: «Con il senno di poi ci siete già vuoi che scrivete. Posso solo dire che rifarei le stesse scelte. Alcune erano anche obbligate: Dybala non stava bene, Bentancur ha giocato perché non avevo nessun altro e qualche giocatori l’ho visto solo venerdì pomeriggio. Non mi rimprovero nulla, se non aver sbagliato l’inizio del secondo tempo». Sulla formazione: «Ho ancora l’allenamento di oggi e domani mattina per decidere, può darsi che cambi qualcosa in davanti, Pjanic sta bene e Khedira è disponibile, restano fuori De Sciglio, Marchisio, Howedes e Pjaca. Sturaro o Barzagli terzino destro, ho loro due, vediamo chi mi convince di più».

PORTOGHESI VELOCI - Sugli avversari: «Nelle ultime 14 partite hanno perso soltanto con il Barcellona. Hanno giocatori importanti, tecnici e veloci in avanti, con una buona organizzazione difensiva. Più che sui loro punti deboli dobbiamo guardare a noi: dovremo essere bravi a sbagliare meno tecnicamente, a continuare a giocare con lucidità anche se in difficoltà. Contro la Lazio abbiamo avuto troppa fretta dopo i due schiaffi presi a sorpresa, come se noi non accettassimo che le avversarie ci possano mettere nei guai. Dobbiamo affrontare meglio gli imprevisti e credere che le partite si possano ribaltare, ma di certo non parlerei di crisi».

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TORINO - Massimiliano Allegri sprizza serenità nonostante il punto nelle ultime due partite di campionato. Ma è vigilia di Champions: per una volta accantona la rincorsa scudetto, non senza una frecciatina al collega Sarri («Il Napoli sta facendo benissimo e merita di stare in vetta, noi dovremo farci trovare pronti nel momento più bello della stagione, le ultime 5 partite: sarà un finale avvincente e di grande suspance»), e focalizza l’attenzione sullo Sporting. «Se li battiamo all’andata e ritorno siamo qualificati: è matematica» dice il tecnico che in carriera ha sempre centrato la fase a eliminazione diretta. «Sarà una partita complicata, ci vuole pazienza e testa per 180 minuti, però alla Juve l’atmosfera è buona. Nel calcio ci sono momenti in cui le cose non girano per il verso giusto. Su cento volte la palla di Higuain sarebbe entrata 110, anche soltanto per una questione fisica… Dobbiamo lavorare sulle nostre mancanza a livello difensivo e nella gestione delle partite».

QUESTIONE DI EQUILIBRIO - Su Dybala: «Ci ho parlato ieri, deve trovare equilibrio nella gestione di se stesso. Dopo le prime giornate lo avete paragonato a Messi, ora è stato crocifisso per i due errori dal dischetto: questi momenti fanno parte di un percorso di crescita di un giocatore straordinario. Capita di sbagliare due rigori: lo fortifica e gli permette di trovare equilibrio. Non deve esaltarsi per la tripletta al Sassuolo né deprimersi dopo la Lazio. Comunque l’ho visto sereno, sta bene fisicamente, ed è bello carico».

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