© Marco CanonieroTORINO - Il giorno dopo è un altro giorno, ma le nuvole non sono scomparse. I dubbi restano e lungo le pareti di Vinovo striscia la sensazione che, se Massimiliano Allegri avesse dovuto decidere ieri, Mandzukic non avrebbe avuto grandi chance di farcela in vista di Atene. Questa mattina l’ultimo provino vero a Vinovo, quindi la partenza per la Grecia, però intanto alcuni segnali sono chiari: nell’antivigilia di Olympiacos-Juventus il croato s’è allenato solo in parte con il gruppo e il tecnico nelle prove tattiche ha testato anche soluzioni alternative. Nessun dramma, intendiamoci, anche perché lo stato di forma di Higuain tranquillizza anche i pessimisti dalla nascita. Il dolore alla mano sinistra fasciata non tormenta l’argentino mentre sarebbe esiziale fronteggiare le fitte al polpaccio dell’ex Atletico Madrid restituendo una maglia da titolare a chi ha già saltato due partite su tre fra Barcellona, Crotone e Napoli. E il fatto di aver giocato solo contro i calabresi non ammansisce Mandzukic, semmai lo carica al netto delle sofferenze fisiche.
Redditizio
Prima di decollare per Atene, ad ogni modo, tutto sarà più chiaro e qualora il croato non dovesse marcare visita sarebbe possibile rivedere il 4-2-3-1 che da gennaio ha fatto le fortune della Juve. Anche al San Paolo, peraltro, s’è rivisto lo stesso sistema di gioco quando Matuidi s’alzava nella posizione di Mandzukic in fase offensiva. Però la batteria di attaccanti a disposizione di Allegri non teme confronti, a maggior ragione se opposta alla difesa dell’Olympiacos, secondo in classifica in campionato malgrado la nona retroguardia del torneo, con 15 gol subiti. Ecco perché rivedere Higuain riferimento avanzato dell’attacco bianconero, sostenuto da Dybala e Douglas Costa, sembra al momento l’opzione più credibile nonché la più redditizia. La Joya, al netto della prestazione più che sufficiente di due settimane fa contro il Barcellona, prosegue nel suo digiuno europeo: ultime reti le due che trafissero i blaugrana l’11 aprile nei quarti della scorsa Champions e non c’è ragione per non credere che ad Atene l’argentino si possa finalmente sbloccare. Quanto al brasiliano, cresce la sensazione che mai come in questo momento debba continuare a giocare titolare, tanto è macroscopica la sua crescita al di là di eventuali riflessioni con vista sull’Inter. Con l’Olympiacos, ha avvisato Allegri nel post Napoli , «bisogna vincere per non aspettare il risultato di Barcellona».
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