Roma, Di Francesco: «Niente calcoli, l'obiettivo sono gli ottavi»

L'allenatore alla vigilia della decisiva sfida di Champions League contro il Qarabag: «Lo scudetto? Me lo giocherei con l'Inter». De Rossi: «A Genova ho sbagliato, ma non posso tornare indietro»
Roma, Di Francesco: «Niente calcoli, l'obiettivo sono gli ottavi»© ANSA

ROMA - «Il nostro destino passa da noi, non pensiamo al Chelsea e al primo posto del girone. Il nostro obiettivo è andare agli ottavi». Eusebio Di Francesco fissa l'obiettivo alla vigilia della decisiva della sfida di Champions League contro il Qarabag all'Olimpico nella quale la Roma si giocherà l'accesso agli ottavi di finale: con una vittoria, la sua squadra sarebbe certamente qualificata. «È una partita che va aggredita dall'inizio, con la nostra mentalità - dice l'allenatore -. Cercheremo di non far respirare il Qarabag, che non è la squadra che abbiamo visto con il Chelsea. Noi sappiamo che se giochiamo al massimo possiamo prevalere». Di Francesco recupera Perotti e Nainggolan: «Sono entrambi a disposizione e ne siamo felici. Stiamo valutando Kolarov, ma quasi sicuramente anche lui sarà della partita».

SCUDETTO - Il tecnico però non perde di vista anche il campionato: «Quale squadra sceglierei per contendermi lo scudetto? L'Inter ora è prima quindi dico l'Inter».

DE ROSSI - Accanto all'allenatore c'è il capitano Daniele De Rossi che tornerà in campo dopo l'espulsione di Genova: «Ho chiesto scusa, di più non posso fare. Tornerei indietro, ma non è possibile. Posso solo concentrarmi sulle prossime partire, ripensare a quanto è accaduto non farebbe bene a me né alla squadra. Lo striscione in curva? Mi ha fatto piacere, ogni volta che ho avuto delle difficoltà sono sempre stati dalla mia parte».

Un commento anche su Spalletti, che sta facendo una grande stagione all'Inter: «Dissi che sarebbe stato complicato sostituirlo? Avevo ragione. Complicato, ma non impossibile. In quei giorni si parlava di quell'allenatore, che passava come uno sprovveduto. Qualche casino l'ha fatto, sapete cos'è successo, del clima con Francesco (Totti, ndr). Ne abbiamo risentito un po' tutti. Facciamo gli scongiuri per domani, ma credo che i sei mesi del mister siano i migliori di un allenatore all'inizio con la Roma»

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