Qual è il tuo stato d’animo per questa partita che potrebbe anche essere l’ultima di Champions per te?
«Devo dire la verità, non mi ha sfiorato questo pensiero. Anche perché sono ottimista per natura. E poi credo, anzi mi auguro che, almeno per quest’anno, non sia l’ultima per me e per la Juventus. E’ importante che non sia l’ultima per la Juventus, questa è la cosa più importante».
Che partirà sarà?
«Secondo me il Tottenham è una squadra che ha delle caratteristiche e una assetto collaudato. Farà la partita che sa fare con un calcio propositivo, un calcio d’attacco, fisico e tecnico, che ci metterà sicuramente in difficoltà, però è anche un calcio che concede agli avversari di poter avere delle occasioni favorevoli. E quindi credo che si assisterò a una partita molto bella ed equilibrata. Chi sarà la squadra più cinica prenderà la qualificazione».
Nel 2018 non avete mai preso gol tranne che dal Tottenham: è la differenza tra Italia ed Europa o è una coincidenza?
«Non è una coincidenza. La nostra compattezza e la nostra fase difensiva rimarrà sempre una delle migliori in assoluto e lo dicevo anche a inizio stagione, quando la squadra veniva attaccata per i troppi gol subiti. Però ci sono anche le qualità dell’avversario e le sue caratteristiche. Il Tottenham ha un attacco eccellente, con le armi migliori proprio in attacco: quando hai gente come Kane, Alli, Erikssen… il golletto ci scappa, due sarebbe però troppo».