Pagina 2 | Pochettino non si dà pace: «Juventus maestra nel condizionare l'arbitro»

LONDRA - Se la notte di Wembley per la Juventus e il suo popolo sarà indimenticabile, lo stesso – ma per ragioni diverse – si può dire per il Tottenham e i suoi tifosi. Non sembra infatti riuscire a darsi pace Mauricio Pochettino dopo il 2-1 firmato Higuain-Dybala che ha vanificato il 2-2 strappato dai londinesi allo ‘Stadium’ e regalato ai bianconeri il pass per i quarti di Champions League. Rammarico e una velata polemica, ma allo stesso tempo ammirazione traspare dalle parole pronunciate oggi in conferenza dal tecnico argentino, che sta preparando gli ‘Spurs’ alla trasferta di Premier League in programma domenica sul campo del Bournemouth (segui qui la diretta). «La Juventus ci ha dato una severa lezione - ha detto in conferenza Pochettino - nell’arte di mettere pressione all’arbitro (il polacco Szymon Marciniak, ndr). Questo sia durante la gara per il rigore non dato su Douglas Costa, che ci poteva stare anche se nel calcio certi episodi alla fine si bilanciano, ma anche nel tunnel durante l’intervallo e prima e dopo il match come hanno fatto Andrea Agnelli e Beppe Marotta». Amarezza e amirazione dunque per l'allenatore del Tottenham, che ha poi insistito su questi tasti: andiamo a vedere come...

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«ESEMPIO DA SEGUIRE»?
Un modo di agire che, secondo il tecnico degli ‘Spurs’, permette di vincere anche al di là dei meriti mostrati nel gioco: «Se analizziamo le due partite, il Tottenham ha dimostrato di essere la squadra più forte ma nel calcio non si vince solo con le prestazioni e con le statistiche favorevoli ad esempio sul possesso palla o sul numero di tiri in porta. Ci sono anche altri dettagli importanti che contano in questo tipo di sfide e la Juventus è specialista in questi: ecco - ha concluso Pochettino - forse noi dobbiamo imparare da loro come comportarci non solo in campo ma soprattutto fuori».

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«ESEMPIO DA SEGUIRE»?
Un modo di agire che, secondo il tecnico degli ‘Spurs’, permette di vincere anche al di là dei meriti mostrati nel gioco: «Se analizziamo le due partite, il Tottenham ha dimostrato di essere la squadra più forte ma nel calcio non si vince solo con le prestazioni e con le statistiche favorevoli ad esempio sul possesso palla o sul numero di tiri in porta. Ci sono anche altri dettagli importanti che contano in questo tipo di sfide e la Juventus è specialista in questi: ecco - ha concluso Pochettino - forse noi dobbiamo imparare da loro come comportarci non solo in campo ma soprattutto fuori».

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