TORINO - Mentre in casa Juventus si prova a smaltire la rabbia per il calcio di rigore assegnato al Real Madrid nel ritorno dei quarti di finale della Champions League, anche fuori dallo spogliatoio bianconero continua a far discutere la decisione presa al 93’ del match andato in scena al ‘Bernabeu’ che ha di fatto spalancato al Real Madrid le porte della semifinale. E la polemica infuria con toni pesanti anche in Spagna, dove non tutti sono d’accordo sulla punibilità dell’intervento compito da Benatia su Lucas Vazquez. E tra coloro che danno ragione al capitano juventino Buffon, espulso per proteste e durissimo contro il direttore di gara dopo il match, c’è anche un prestigioso ex fischietto iberico come Eduardo Iturralde. Eletto miglior arbitro di Spagna nel 2002 e internazionale dal 1998 al 2012, il basco ha ricevuto insulti e minacce di morte per aver affermato che secondo lui, «dopo aver visto più volte il replay dell’azione, non c’era il penalty anche se capisco chi sostiene il contrario un un episodio “grigio” come questo. In televisione comunque la caduta non pareva proporzionata all’entità del contatto». Dichiarazioni che non hanno evidentemente fatto piacere ai tifosi del Real che lo hanno così bersagliato di messaggi, alcuni dei quali molto pesanti come ha spiegato lui stesso via Twitter: «Visti gli insulti e la violenza verbale manifestata tanto da chi sostiene che fosse rigore quanto da chi dice il contrario - ha “cinguettato” Iturralde - ci sarebbe davvero da avere paura se il possesso di armi fosse libero come negli Stati Uniti». E subito dopo - ancora sul suo profilo Twitter -la replica ironica agli attacchi ricevuti: «Vi chiedo aiuto!! Dopo altri 27 insulti e 5 minacce di morte cambierò la mia opinione sul rigore».
Buffon contro l'arbitro: «Un animale senza cuore»
Os pido ayuda!!! Estoy ya solo, a 27 insultos y 5 amenazas de muerte más y cambio mi opinión sobre lo que dije del penalty ayer
— Eduardo Iturralde (@itu_edu) 12 aprile 2018
Reflexión del penalty. Visto la de insultos y violencia verbal, por un simple juego, que hay por estos lares, tanto de los que dicen que si fue, como los que dicen que no. Si en este país se pudiera llevar armas como en EEUU miedo mucho miedo
— Eduardo Iturralde (@itu_edu) 11 aprile 2018