Liverpool-Roma 5-2, Salah travolge il suo passato ma i giallorossi sono ancora vivi

L'egiziano si rivela un incubo per i suoi ex compagni con 2 gol e 2 assist. Nel finale Dzeko e Perotti tengono aperta la porta della rimonta
Liverpool-Roma 5-2, Salah travolge il suo passato ma i giallorossi sono ancora vivi© PA

LIVERPOOL - Troppo elettrico e affamato di emozioni il Liverpool, troppo fragile psicologicamente e tatticamente la Roma. La gara d'andata della semifinale si rivela per 70 minuti una lectio magistralis di Klopp illuminata da un giocatore in totale stato di grazia: Salah travolge senza pietà il suo passato e autografa un altro lembo di storia avvicinando i Reds a Kiev con una doppietta e due assist. La qualificazione però non è archiviata perché negli ultimi 20 minuti gli inglesi si squagliano e concedono due reti che tengono almeno parzialmente aperti i giochi in vista della gara del 2 maggio all'Olimpico.

L'ILLUSIONE  - L'inizio della Roma è illusorio: 100 secondi e la squadra di giallorossa prova subito a farsi vedere con un tiro da fuori di Strootman bloccato da Karius. La risposta sboccia dopo meno di un giro di orologio: Salah parte da destra, si accentra ma poi con il tiro fa il solletico ad Alisson. L'egiziano al 5' ispira la prima vera occasione: filtrante per Firmino che arriva quasi sul fondo e semina il panico con un tiro-cross. Al 18' Klopp è costretto alla prima sostituzione: in un duello con Kolarov, Oxlade-Chamberlain s'infortuna al ginocchio destro, al suo posto dentro Wijnaldum. Subito dopo il cambio la Roma fa tremare il Liverpool con un missile terra-aria di Kolarov che Karius, con un intervento poco ortodosso, devia goffamente sulla traversa.

SALAH SHOW - Al 28' la paura si trasferisce sul fronte opposto: Firmino con una magia controlla e lancia in profondità Mané. L'attaccante senegalese svernicia in velocità Fazio ma a tu per tu con Alisson spara alto. La sfuriata dei Reds prosegue alla mezzora con Salah che tenta invano di beffare il portiere giallorosso con il sinistro. Le mareggiate rosse si susseguono senza soluzione di continuità e al 33' il boato della Kop viene strozzato in gola dal fuorigioco segnalato sulla rete di Mané. Il gol è nell'aria e si materializza inesorabile al 35': sugli sviluppi di una delle mille palle perse giallorosse, i difensori giallorossi concedono 2 metri di spazio a Salah che affresca con il sinistro e incastona la palla sotto la traversa vicino all'incrocio. L'egiziano sceglie di dipingere un capolavoro per inaugurare la sua serata magica ma non esulta per rispetto della sua ex squadra.

DOPPIO MOMO - Gli uomini di Di Francesco non reagiscono, sono perennemente alle corde e al 38' il Liverpool sfiora il 2-0 con la zuccata di Lovren che tramonta sulla traversa. I lanci lunghi sono un rebus che la difesa ospite non riesce a risolvere: sull'ennesimo pallone proiettato in area da Robertson, Wijnaldum calamita la palla e impegna ancora Alisson. L'ingresso dell'olandese ha impresso un'accelerazione folgorante ai Reds che prima dell'intervallo timbrano il 2-0 approfittando dello stato confusionale della Roma: su un rinvio casuale dalla difesa, Firmino s'impossessa della palla, salta Manolas vincendo il contrasto e illumina il palcoscenico per Salah che con un pallonetto morbido salta Alisson in uscita. E' il 43° gol stagionale dell'egiziano.

FIRMINO IN CATTEDRA - La ripresa inizia con Schick al posto di un impalpabile Ünder ma il copione del match non cambia e a popolare gli incubi dei giallorossi sono sempre i lanci in profondità. Sul servizio di Arnold, Salah scatta in posizione di fuorigioco non rilevato dal guardalinee e firma l'assist per il facile 3-0 di Mané. Il Liverpool non è sazio neanche dopo il tris e prosegue a impartire un ritmo vertiginoso al match: al 61' i passaggi vincenti di Salah diventano 2 perché Juan Jesus gli lascia un oceano di spazio e l'egiziano ne approfitta per recapitare un invito irrinunciabile per il 4-0 di Firmino.

CAMBIO DI MODULO - A metà ripresa escono due degli elementi più in difficoltà della Roma: De Rossi e Juan Jesus lasciano il posto a Gonalons e Perotti e il modulo passa dal 3-4-1-2 al 4-3-3. Neanche il tempo di registrare il nuovo assetto che l'incubo giallorosso conosce il 5° capitolo: sull'angolo dalla destra svetta Firmino che infierisce sulla difesa di Di Francesco. C'è il rischio di dover tirar fuori il pallottoliere ma dopo aver maramaldeggiato per 70 minuti a velocità folle, il Liverpool alza il piede dall'acceleratore in concomitanza con l'uscita di Salah, travolto dagli applausi del muro rosso.

LA REAZIONE - La Roma approfitta del primo vero sbandamento della serata dei Reds e all'81' segna il gol della speranza con Dzeko, lanciato splendidamente da Nainggolan. Il volume dell'entusiasmo si rialza all'improvviso e all'85' Perotti realizza il rigore del 5-2 generato da un fallo di mano di Milner. La Roma prova vanamente a segnare anche il terzo cavalcando la reazione d'orgoglio ma per come si era messo il match, può quasi accennare un mezzo sorriso all'uscita da Anfield. All'Olimpico servirà un'altra rimonta come quella contro il Barcellona: questo 5-2 assomiglia molto al 4-1 dei catalani al Camp Nou e la Roma ha già dimostrato di non avere la parola impossibile nel proprio vocabolario.

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