Liverpool-Roma, caduta l'accusa di tentato omicidio per i due ultras romanisti

Sean Cox operato nella notte, resta in gravi condizioni
Liverpool-Roma, caduta l'accusa di tentato omicidio per i due ultras romanisti

LIVERPOOL - Sono stati rinviati a giudizio Filippo Lombardi e Daniele Sciusco, i due tifosi romanisti fermati a Liverpool con l'accusa di aggressione all'irlandese Sean Cox. Arrestati dopo la semifinale di Champions i due sono comparsi stamani davanti al giudice della South Sefton Magistrates Court, che ha notificato loro - tramite interprete - i capi d'imputazione. Per Sciusco l'accusa è di "disordini violenti", per Lombardi anche di "lesioni gravissime". Negata loro la libertà su cauzione, i due resteranno in carcere a Liverpool fino all'inizio del processo, il prossimo 24 maggio. Non sono più accusati quindi di tentato omicidio come aveva anticipato all'Adnkronos, l'avvocato Lorenzo Contucci: «E' caduta l'accusa di tentato omicidio per entrambi - ha spiegato -. Il reato è stato derubricato in lesioni gravissime per Lombardi e in 'violent disorder', un reato che in Italia non esiste, per Sciusco. E' stato inoltre disposto che andranno a processo entro 28 giorni. E' presto per fare qualsiasi previsione - ha concluso il legale -, io non ho le carte sotto mano e ho incaricato un collega inglese di seguire la vicenda». 

SEAN COX OPERATO - La scorsa notte Sean Cox, il tifoso irlandese di 53 anni rimasto ferito, è stato operato al Walton Hospital per drenare il sangue dal suo cervello: le sue condizioni rimangono critiche ed è ancora in coma farmacologico. Decisive le prossime 48 ore. Il Liverpool intanto ha comunicato che nello spogliatoio dell'Olimpico appenderà la maglia del club di Gaelic Footbal a cui appartiene l'irlandese. «Siamo completamente sconvolti da quello che è successo al nostro adorabile e premuroso Sean, e tutto ciò che vogliamo è vederlo tornare a casa dalla sua amorevole moglie e dai suoi tre figli». Così la famiglia di Sean Cox, il tifoso inglese ferito alla testa negli scontri avvenuti prima della semifinale di Champions tra Liverpool e Roma. Il 53enne è ricoverato presso il reparto di neurologia del Walton Hospital. «Speriamo che Sean si riprenda completamente dalle lesioni riportate e che tutti insieme ritorneremo presto come una famiglia in Irlanda per trascorrere del prezioso tempo insieme - si legge nel comunicato emesso dai familiari e diffuso dalla polizia del Merseyside - Vogliamo che il mondo sappia che Sean è il più straordinario e meraviglioso marito, padre, amico, figlio, zio e fratello e non ci ha portato altro che gioia. È un uomo perbene che adora il Liverpool e che è venuto dalla sua casa nella contea di Meath, in Irlanda, soltanto per vedere la sua squadra del cuore». Secondo quanto riportato dal Sun, Cox è in coma farmacologico e le prossime 48 ore sarebbero cruciali.

INDAGINI - Al vaglio le registrazioni delle telecamere per risalire agli altri autori del pestaggio del tifoso irlandese. Secondo quanto si è appreso, gli agenti della Digos di Roma stanno collaborando con la polizia inglese per identificare altri responsabili e stanno vagliando tutte le immagini delle telecamere di sicurezza per identificare chi ha preso parte all'aggressione di Sean Cox. Nel settore ospiti dei romanisti c'era anche uno striscione esposto da tifosi giallorossi durante la semifinale contro il Liverpool nello stadio di Anfield che inneggiava a Daniele De Santis, condannato per la morte del tifoso napoletano Ciro Esposito. Anche su questo la Digos sta indagando per identificare chi lo ha esposto. Al vaglio le immagini delle telecamere di sicurezza e le fotografie.

TWEET DELLA ROMA - Il club dopo il duro comunicato sull'accaduto ha nuovamente twittato un messaggio: «Questo per noi non è il momento di parlare di calcio. Le nostre preghiere sono per Sean Cox e per la sua famiglia. Il suo recupero e la sicurezza di tutti i tifosi che assistono a una partita di calcio sono le uniche cose che contano adesso».

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