Roma, Di Francesco: «Non serve recriminare sugli errori arbitrali»

L'eleganza del tecnico giallorosso dopo il sogno sfumato: «Ero alla prima esperienza e la squadra non è abituata a questi match. Partita quasi perfetta, ma dovevamo crederci di più». Totti: «Un risultato da cui ripartire». Fazio: «Negati due rigori clamorosi»
Roma, Di Francesco: «Non serve recriminare sugli errori arbitrali»© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

ROMA - «Quando si passa attraverso gli errori non ci sono rimpianti. Non dimentichiamo che ero alla prima esperienza in Champions League, la Roma non è abituata a questi match. Abbiamo fatto tanto anche se potevamo fare di più. Sono rammaricato perché dovevamo crederci di più, all’intervallo ho detto che come ne avevamo fatti 3 al Barcellona, potevamo farne quattro al Liverpool e le occasioni avute l’hanno dimostrato». Sono le parole di Eusebio Di Francesco ai microfoni di Premium Sport dopo la finale di Champions sfumata. «I ragazzi però hanno fatto qualcosa di straordinario, non è facile andare sotto ma poi abbiamo avuto una grande reazione contro un grande Liverpool. Abbiamo fatto quasi la gara perfetta, quella che non abbiamo fatto a Liverpool, dove in 45 minuti abbiamo rovinato il lavoro fatto in precedenza. Ora chiederemo a tutti quanti qualcosa in più, è importante tornare in Champions, possiamo competere in questa competizione nonostante i tanti ragazzi giovani. Io però non mi accontento, dobbiamo fare di più» ha aggiunto.

«Monchi ha detto che il calcio italiano deve alzare la voce? Io non devo alzare la voce, questo spetta alla società. Io devo far capire ai miei ragazzi che non bisogna mollare, che anche all’ottantesimo bisogna crederci, non bisogna protestare con l’arbitro e fare il gioco loro. Questi sono passaggi fondamentali. Abbiamo commesso errori di inesperienza, io ci credevo e sono ancora più rammaricato perché abbiamo perso del tempo. Non serve recriminare sugli errori arbitrali, eravamo in campo e potevamo ancora fare qualcosa. Certo, il rigore e l’espulsione a venti minuti dalla fine poteva cambiare la gara - ha continuato Di Francesco -. Così non è stato però, peccato. Ma di ingenuità ne abbiamo commesse parecchie anche noi. Schick in difficoltà? Sicuramente gioca in un ruolo in cui l’ho un po’ adattato. Poi loro hanno dei giocatori che ti mettono in grande difficoltà, come Manè che aveva una gamba impressionante. Il Liverpool ha dei grandi livelli e ci sta attaccare meglio da una fascia rispetto ad un’altra. Peccato per El Shaarawy che è uscito per crampi. Peccato, da un punto di vista della prestazione non posso rimproverare niente, abbiamo sbagliato in alcuni dettagli come il gol preso su calcio d’angolo. In questo dobbiamo migliorare».

TOTTI - «Terminiamo questa Champions League con una vittoria voluta, desiderata e cercata fino alla fine – ha scritto la bandiera della Roma in un tweet -. Abbiamo raggiunto questa semifinale con impegno e con merito. Un risultato da cui ripartire. Forza Roma sempre!». 

FAZIO - «Dobbiamo dare continuità nei prossimi anni, dobbiamo pensare all'anno prossimo e imparare dai nostri errori. Questo deve essere l'inizio, dobbiamo continuare in questo modo. Peccato, anche per i due rigori clamorosi che non ci hanno dato e anche per i soli tre minuti di recupero. Ma dobbiamo pensare positivo, prendere tutto il buono che abbiamo fatto. Dobbiamo alzare la testa e continuare».

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DE ROSSI - «Ho ringraziato i miei compagni, sono orgogliosissimo di loro, ma per rendere ancora più memorabile quanto abbiamo fatto bisogna rigiocarla la Champions, che l'anno prossimo deve partire per noi come qualcosa da voler provare a vincere. Non siamo più scarsi di altri, anzi. La semifinale di Champions la Roma la deve fare una volta ogni tre anni, non ogni trenta. Toccherà anche alla società rendere questa squadra altrettanto forte, se non di più. Sono orgoglioso dei miei compagni e della società. Si è ricreato qualcosa che mi ha riportato a quando ero bambino, con serate pieno d'orgoglio, amore e romanismo. Li abbiamo riconquistati, non si può fallire questo finale di campionato». Daniele De Rossi parla così al termine della partita vinta per 4-2 contro il Liverpool, una vittoria che non basta ai giallorossi per centrare la finale di Champions League. La Roma recrimina per gli errori dell'arbitro Skomina. «Il mani l'ho visto chiaramente, ma ho pensato di aver visto male e ho chiesto a Dzeko che mi ha risposto 'mi sa che non c'era'. Forse allora non era facile vederlo per l'arbitro. E l'altro, dal campo, sembrava un fuorigioco di 2 metri e invece non lo era. Tutto pesa in 180 minuti. Pesa l'andata e - continua il capitano giallorosso ai microfoni di Premium Sport - non c'è il discorso di non crederci o di crederci tardi. A Liverpool siamo andati in bambola, non c'è dubbio, poi magari con questi rigori qualcosa sarebbe cambiata. Di sicuro l'inerzia sarebbe cambiata, anche se poi i rigori si devono segnare. Forse non saremmo passati uguale, ma era il frutto di quello che ci eravamo detti negli spogliatoi, di provare a fare il terzo e il quarto gol subito».

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ROMA - «Quando si passa attraverso gli errori non ci sono rimpianti. Non dimentichiamo che ero alla prima esperienza in Champions League, la Roma non è abituata a questi match. Abbiamo fatto tanto anche se potevamo fare di più. Sono rammaricato perché dovevamo crederci di più, all’intervallo ho detto che come ne avevamo fatti 3 al Barcellona, potevamo farne quattro al Liverpool e le occasioni avute l’hanno dimostrato». Sono le parole di Eusebio Di Francesco ai microfoni di Premium Sport dopo la finale di Champions sfumata. «I ragazzi però hanno fatto qualcosa di straordinario, non è facile andare sotto ma poi abbiamo avuto una grande reazione contro un grande Liverpool. Abbiamo fatto quasi la gara perfetta, quella che non abbiamo fatto a Liverpool, dove in 45 minuti abbiamo rovinato il lavoro fatto in precedenza. Ora chiederemo a tutti quanti qualcosa in più, è importante tornare in Champions, possiamo competere in questa competizione nonostante i tanti ragazzi giovani. Io però non mi accontento, dobbiamo fare di più» ha aggiunto.

«Monchi ha detto che il calcio italiano deve alzare la voce? Io non devo alzare la voce, questo spetta alla società. Io devo far capire ai miei ragazzi che non bisogna mollare, che anche all’ottantesimo bisogna crederci, non bisogna protestare con l’arbitro e fare il gioco loro. Questi sono passaggi fondamentali. Abbiamo commesso errori di inesperienza, io ci credevo e sono ancora più rammaricato perché abbiamo perso del tempo. Non serve recriminare sugli errori arbitrali, eravamo in campo e potevamo ancora fare qualcosa. Certo, il rigore e l’espulsione a venti minuti dalla fine poteva cambiare la gara - ha continuato Di Francesco -. Così non è stato però, peccato. Ma di ingenuità ne abbiamo commesse parecchie anche noi. Schick in difficoltà? Sicuramente gioca in un ruolo in cui l’ho un po’ adattato. Poi loro hanno dei giocatori che ti mettono in grande difficoltà, come Manè che aveva una gamba impressionante. Il Liverpool ha dei grandi livelli e ci sta attaccare meglio da una fascia rispetto ad un’altra. Peccato per El Shaarawy che è uscito per crampi. Peccato, da un punto di vista della prestazione non posso rimproverare niente, abbiamo sbagliato in alcuni dettagli come il gol preso su calcio d’angolo. In questo dobbiamo migliorare».

TOTTI - «Terminiamo questa Champions League con una vittoria voluta, desiderata e cercata fino alla fine – ha scritto la bandiera della Roma in un tweet -. Abbiamo raggiunto questa semifinale con impegno e con merito. Un risultato da cui ripartire. Forza Roma sempre!». 

FAZIO - «Dobbiamo dare continuità nei prossimi anni, dobbiamo pensare all'anno prossimo e imparare dai nostri errori. Questo deve essere l'inizio, dobbiamo continuare in questo modo. Peccato, anche per i due rigori clamorosi che non ci hanno dato e anche per i soli tre minuti di recupero. Ma dobbiamo pensare positivo, prendere tutto il buono che abbiamo fatto. Dobbiamo alzare la testa e continuare».

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