Arriva il Valencia e lo United di Mourinho è una polveriera: «Non sono a rischio»

Il tecnico, rivale della Juve in Europa, attacca un giornalista e la squadra: «Zidane mi ha chiamato per dirmi che non vuole farmi le scarpe? Chiedete a chi lo ha scritto. E se le cose vanno male la colpa è di tutti»
Arriva il Valencia e lo United di Mourinho è una polveriera: «Non sono a rischio»© Getty Images

TORINO - José Mourinho sente il "rumore dei nemici" e tira fuori gli artigli, così come era solito fare ai tempi dell'Inter«Non credo che rischio di perdere il posto. Zidane mi ha chiamato per dirmi che non vuole farmi le scarpe? Chiedetelo a chi lo ha scritto», ha detto durante la conferenza stampa indicando uno dei giornalisti presenti in sala. Quella di domani contro il Valencia del resto è una partita molto delicata per l'allenatore portoghese e il suo Manchester United, che in Champions ha vinto 3-0 al debutto in Svizzera contro lo Young Boys (prossimo avversario della Juventus) ma in campionato stenta e deve oltretutto gestire i malumori di Paul Pogba a cui Mou ha anche tolto la fascia da capitano. La sua panchina comunque, sostiene lo 'Special One', non è a rischio perché «quando vinciamo, vinciamo tutti, quando perdiamo idem. La responsabilità è di ognuno di noi. Ciò che sta succedendo allo United è colpa del collettivo? - dice -. Io penso di sì, la responsabilità è generale e il rendimento in campo è la conseguenza di molti fattori. Tutte le persone di questo club hanno un ruolo, anche il magazziniere»

NERVI TESI - Dopo non aver risposto alla domanda se abbia parlato con il d.g. Ed Woodward («è un fatto privato, io no chiedo a voi con chi avete parlato»), Mourinho  ha poi insistito: «Tutto ciò che posso fare per migliorare le cose, io l'ho fatto. Le cose che dipendono da me, le faccio». Il problema è che «io vedo reazioni differenti da parte dei miei giocatori. Nessuno è uguale all'altro, ma vedo gente triste e altri che sembra che non abbiano perso partite, altri più o meno. Nelle due sessioni di allenamento ho visto invece cose normali, e gente con voglia che arrivi questa partita. E continuo a credere che i giocatori siano onesti, e che cerchino di dare tutto anche se poi il rendimento in campo è un'altra storia».

GLI AVVERSARI - Sull'altro fronte intanto fanno notizia le dichiarazioni al 'Times' di Batshauyi, bomber che si sente a Valencia solo di passaggio: «Non cerco un trasferimento a titolo definitivo - ha spiegato l'attaccante il belga -, amo il Chelsea e qui voglio mostrare il mio valore per poterci tornare. Tutti i campionati sono buoni per me, posso giocare in ogni posizione d'attacco. Sarri? Non ci ho mai parlato». Quindi niente dichiarazioni d'amore per il Valencia, ma la voglia di mettersi in evidenza c'è, e questo potrebbe rivelarsi un problema in più per Mourinho.

 

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