Pagina 2 | La stampa inglese: «Mourinho imbavaglia Pogba»

TORINO - «Mi dispiace ma mi è stato detto che non sono autorizzato a parlare». Avrebbe risposto così, secondo il 'Manchester Evening News', Paul Pogba ai giornalisti che gli chiedevano un commento in zona mista dopo il pareggio di ieri sera in Champions League contro il Valencia. Già dopo la sconfitta di sabato scorso con il Wewst Ham, l'ex Juventus non si era fermato a parlare con la stampa rispondendo a chi gli chiedeva un commento: «Ma mi volete morto?». Sulla stessa falsariga è il titolo dell'Evening Standard, che titola l'articolo dedicato al tema «Mourinho imbavaglia Pogba» mentre secondo diverse fonti il portoghese è a forte rischio esonero. Il campo di panchina sarebbe l'estremo tentativo di superare le difficoltà che attanagliano i 'Red Devils' in questo inizio stagione con giocatori (Paul Pogba e Romelu Lukaku) che litigano in campo, altri (Alexis Sanchez) che ignorano le indicazioni dell'allenatore, ma sopratutto un gioco che latita in maniera sempre più preoccupante. Che i rapporti tra Mou e parte dello spogliatoio siano problematici ormai da tempo è noto, ora però si insinua anche il sospetto che qualcuno remi contro. Perché lo United non dà segnali di reazione, e la stagione si complica sempre più e ad amplificare la polemica è arrivata anche la 'gaffe' del capitano Antono Valencia (il vice era proprio Pogba a cui è stata però tolta la fascia).

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LA GAFFE DI VALENCIA
Valencia intanto ha messo il suo "like" a un post su Instagram di un tifoso che chiedeva l'esonero di Mourinho«L'ho fatto senza leggere il testo che accompagnava la foto - si è giustificato oggi l'esterno colombiano via social -. Non è il mio punto di vista e mi scuso. Sostengo pienamente l'allenatore e i miei compagni di squadra e stiamo dando tutto per migliorare i risultati». Dopo il mezzo passo falso con gli spagnoli, il tecnico portoghese si è rifugiato dietro commenti sibillini, ammettendo di non poter esprimere apertamente il suo pensiero sulla rosa a sua disposizione. Reiterando - implicitamente, una volta di più - il suo scontento per la campagna acquisti dell'ultima estate. Ma di fronte alle durissime critiche di un'ex leggenda del club, Paul Scholes, che si è detto «disgustato dalle prestazioni» della sua ex squadra, Mou si è dimostrato insolitamente diplomatico: «Non ho nulla da rispondere a Scholes perché rispetto la sua opinione, come quella dei nostri tifosi che nella ripresa ci chiedevano di attaccare». Partita dopo partita, Mourinho appare sempre più solo e accerchiato, come un'inevitabile vittima sacrificale per una crisi che non trova soluzione. A sancire la sua sorte saranno le prossime due gare di Premier League, sabato in casa contro il Newcastle di Rafa Benitez, e sette giorni più tardi la trasferta sul campo del Chelsea di Maurizio Sarri. Il martedì successivo lo United riceverà all'Old Trafford la visita della Juventus, ma a quel punto Mourinho potrebbe già essere lontano. Magari diretto negli Stati Uniti, dove - secondo l'indiscrezione di 'Sport Illustrated' - è il primo candidato per la panchina della nazionale a stelle e strisce dopo l'addio di Bruce Arena.

 

 

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LA GAFFE DI VALENCIA
Valencia intanto ha messo il suo "like" a un post su Instagram di un tifoso che chiedeva l'esonero di Mourinho«L'ho fatto senza leggere il testo che accompagnava la foto - si è giustificato oggi l'esterno colombiano via social -. Non è il mio punto di vista e mi scuso. Sostengo pienamente l'allenatore e i miei compagni di squadra e stiamo dando tutto per migliorare i risultati». Dopo il mezzo passo falso con gli spagnoli, il tecnico portoghese si è rifugiato dietro commenti sibillini, ammettendo di non poter esprimere apertamente il suo pensiero sulla rosa a sua disposizione. Reiterando - implicitamente, una volta di più - il suo scontento per la campagna acquisti dell'ultima estate. Ma di fronte alle durissime critiche di un'ex leggenda del club, Paul Scholes, che si è detto «disgustato dalle prestazioni» della sua ex squadra, Mou si è dimostrato insolitamente diplomatico: «Non ho nulla da rispondere a Scholes perché rispetto la sua opinione, come quella dei nostri tifosi che nella ripresa ci chiedevano di attaccare». Partita dopo partita, Mourinho appare sempre più solo e accerchiato, come un'inevitabile vittima sacrificale per una crisi che non trova soluzione. A sancire la sua sorte saranno le prossime due gare di Premier League, sabato in casa contro il Newcastle di Rafa Benitez, e sette giorni più tardi la trasferta sul campo del Chelsea di Maurizio Sarri. Il martedì successivo lo United riceverà all'Old Trafford la visita della Juventus, ma a quel punto Mourinho potrebbe già essere lontano. Magari diretto negli Stati Uniti, dove - secondo l'indiscrezione di 'Sport Illustrated' - è il primo candidato per la panchina della nazionale a stelle e strisce dopo l'addio di Bruce Arena.

 

 

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