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TORINO - Dal "tre" del triplete all'Old Trafford, alla mano appoggiata all'orecchio dello Juventus Stadium. Dopo il ribaltone nel finale con i bianconeri, Josè Mourinho ha spiegato il suo gesto plateale: «Sono stato insultato per 90 minuti. Sono venuto qua per fare il mio lavoro. Non dovevo farlo ma non ho offeso nessuno. Alla fine ho fatto solo il gesto: "Ne voglio di più". I tifosi hanno insultato la mia famiglia, anche quella interista: non è bello e ho reagito così». Il portoghese è molto soddisfatto per la prestazione della squadra: «Questo è il nostro livello massimo, non possiamo essere meglio di così. Abbiamo giocato contro una squadra di un livello diverso dal nostro».
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