Atletico, Cerezo aspetta la Juventus: «Chi passa va in finale»

A 50 giorni dall'andata degli ottavi di Champions League tra la squadra di Allegri e quella di Simeone parla il presidente dei madrileni: «Mi aspetto due grandi partite da Griezmann. Ronaldo? Ha classe e cuore ma non abbiamo paura. Mi piace Dybala...»
Atletico, Cerezo aspetta la Juventus: «Chi passa va in finale»

Con il brindisi di Capodanno e l’inizio del 2019 è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per Atletico Madrid-Juventus (20 febbraio), andata di un ottavo di Champions League dal sapore almeno di una semifinale. Appuntamento fra 50 giorni al Wanda Metropolitano, lo stadio che il primo giugno ospiterà anche la finale della massima competizione europea. «Ci avviciniamo agli ottavi con fiducia, saranno due grandi partite», assicura Enrique Cerezo, presidente dell’Atletico Madrid e importante produttore cinematografico spagnolo.

Presidente, in Italia prima del sorteggio di Nyon - e tuttora - si dice che l’Atletico sia la peggior rivale che potesse pescare la Juventus negli ottavi di Champions.
«E sa cosa si dice in Spagna? Che la Juventus è l’avversario più duro per l’Atletico Madrid».

La pensa così anche lei?
«In Champions, quando arrivi alla fase a eliminazione diretta, tutte le avversarie sono difficili, partite semplici non ci sono. La Juventus è una delle squadre più forti, ma noi abbiamo fiducia e proveremo a eliminarla. C’è un grandissimo rispetto reciproco tra Atletico e Juventus. Andrea Agnelli è un presidente che stimo molto, abbiamo un buon rapporto».

Il pronostico più gettonato è che la qualificazione ai quarti non si esaurirà in 180’, ma si arriverà ai supplementari o ai rigori: vi aspettate anche voi una sfida infinita?
«Vedremo, di sicuro saranno due partite molto tattiche, equilibrate».

Come convivete con l’etichetta di squadra più italiana della Liga?
«Lo prendiamo come un complimento. Simeone è un grandissimo allenatore, uno dei top mondiali, e siamo contentissimi dello stile e dello spirito che ha trasmesso all’Atletico in questi anni».

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© RIPRODUZIONE RISERVATA

Atletico-Juventus è un ottavo, ma potrebbe essere tranquillamente una semifinale o una finale. A parte il Real Madrid, voi e la Juve siete gli unici club ad essere arrivati due volte in finale di Champions negli ultimi cinque anni. Chi passa prenota un posto per il primo giugno?
«Penso proprio di sì. Chi tra noi e la Juve si qualificherà per i quarti avrà grandi chance di arrivare fino in fondo. Speriamo di essere noi... (risata)».

L’ultimo precedente risale alla stagione 2014-15, durante la fase a gironi: vittoria vostra a Madrid e pareggio (0-0) a Torino. Gli allenatori sono gli stessi (Simeone e Allegri): conta qualcosa?
«Le squadre, però, sono cambiate molto in questi anni: sono cresciute entrambe, sono più forti. Questo ottavo di Champions sarà completamente diverso rispetto a quelle due sfide del girone».

La Juventus avrà un Cristiano Ronaldo in più, uno che nei derby di Madrid vi ha segnato la bellezza di 22 gol...
«Abbiamo giocato contro Cristiano tante volte e lo conosciamo bene. Lo rispettiamo, però non abbiamo paura. È un giocatore magnifico, meraviglioso e lo sta dimostrando anche alla Juventus».

CR7 ha già segnato 15 gol tra serie A (14) e Champions (1). Considera Ronaldo il giocatore più forte del mondo in questo momento?
«Cristiano è uno dei primi 5 al mondo con Messi, Griezmann, Neymar e Mbappé».

In Italia Ronaldo sembra meno egoista e più leader: lo vedete così anche in Spagna?
«A me sembra lo stesso di sempre. Ronaldo è un giocatore che ha talento e cuore. Delle sue squadre, tanto al Manchester United come al Real Madrid, è sempre stato un leader, un trascinatore».

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È pentito di aver ceduto Mandzukic alla Juventus dopo appena una stagione all’Atletico?
«Mario è stato un giocatore magnifico anche per noi, se non ricordo male segnò 20 gol in quell’annata».

Però?
«Non lo abbiamo mandato via. La cessione è stata condivisa con lui».

A parte Cristiano Ronaldo, chi è il suo giocatore preferito nella Juventus?
«Mi piace molto Dybala».

In passato si è parlato di Dybala all’Atletico Madrid: la Joya è un vostro sogno per il futuro?
«Non pensiamo a Dybala. L’unico pensiero è recuperare al meglio Diego Costa per la doppia sfida contro la Juventus. Diego è importantissimo per noi e in queste partite si esalta».

Se pensa a Griezmann, qual è la prima cosa che le viene in mente?
«Che è arrivato da noi come un giovane talento e all’Atletico è diventato uno dei migliori al mondo. Adesso mi aspetto che faccia due partite memorabili contro la Juventus».

Mourinho ha definito Chiellini e Bonucci dei professori che potrebbero insegnare “l’arte del difendere” ad Harvard: scambierebbe uno dei due centrali juventini con il suo Godin?
«Rispetto Chiellini e Bonucci, ma Godin non lo cambierei con nessuno. È il nostro leader».

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Con il brindisi di Capodanno e l’inizio del 2019 è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per Atletico Madrid-Juventus (20 febbraio), andata di un ottavo di Champions League dal sapore almeno di una semifinale. Appuntamento fra 50 giorni al Wanda Metropolitano, lo stadio che il primo giugno ospiterà anche la finale della massima competizione europea. «Ci avviciniamo agli ottavi con fiducia, saranno due grandi partite», assicura Enrique Cerezo, presidente dell’Atletico Madrid e importante produttore cinematografico spagnolo.

Presidente, in Italia prima del sorteggio di Nyon - e tuttora - si dice che l’Atletico sia la peggior rivale che potesse pescare la Juventus negli ottavi di Champions.
«E sa cosa si dice in Spagna? Che la Juventus è l’avversario più duro per l’Atletico Madrid».

La pensa così anche lei?
«In Champions, quando arrivi alla fase a eliminazione diretta, tutte le avversarie sono difficili, partite semplici non ci sono. La Juventus è una delle squadre più forti, ma noi abbiamo fiducia e proveremo a eliminarla. C’è un grandissimo rispetto reciproco tra Atletico e Juventus. Andrea Agnelli è un presidente che stimo molto, abbiamo un buon rapporto».

Il pronostico più gettonato è che la qualificazione ai quarti non si esaurirà in 180’, ma si arriverà ai supplementari o ai rigori: vi aspettate anche voi una sfida infinita?
«Vedremo, di sicuro saranno due partite molto tattiche, equilibrate».

Come convivete con l’etichetta di squadra più italiana della Liga?
«Lo prendiamo come un complimento. Simeone è un grandissimo allenatore, uno dei top mondiali, e siamo contentissimi dello stile e dello spirito che ha trasmesso all’Atletico in questi anni».

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