La crisi dell'Atletico Madrid, a 10 giorni dalla Juventus

Si avvicina la sfida di Champions al Wanda Metropolitano e i Colchoneros sono nel periodo peggiore della stagione
La crisi dell'Atletico Madrid, a 10 giorni dalla Juventus© Getty Images

I numeri sono preoccupanti, le sensazioni ancora di più. E poi, ci sono i tanti, troppi infortuni che, dall'inizio dell'anno, hanno perseguitato gli uomini di Diego Pablo Simeone. E così, quando mancano meno di dieci giorni alla prima delle due sfide di Champions League in programma contro la Juventus, non è esagerato sostenere che l'Atlético Madrid stia attraversando il peggior momento della propria stagione.

Basti pensare che i colchoneros non perdevano due partite consecutive in campionato da oltre due anni (occorre tornare indietro con la memoria al novembre 2016). Un doppio passo falso che da quando è arrivato il Cholo nella capitale si è ripetuto soltanto in un'altra occasione, nel 2012. In tutti e tre i casi, ironia della sorte (o forse no), una delle due sconfitte è arrivata proprio contro l'eterno rivale: il Real Madrid. La verità, però, è che il Real è, in questo momento, l'ultimo dei problemi dell'Atleti. E già, perché i materassai stanno vivendo una vera e propria crisi d'identità: nell'era Simeone, mai dopo 22 turni, i madrileni avevano conquistato appena 44 punti.

CRISI TOTALE Le tre caratteristiche principali che hanno permesso ai madrileni di fare un grosso salto di qualità, sia in Spagna che in Europa, sono state senza dubbio la solidarietà tra i reparti, la solidità difensiva e la determinazione nel portare avanti l'idea di gioco, chiamatelo pure il piano di battaglia (latanto famosa intensidad rojiblanca), del Cholo Simeone. Beh, la squadra attuale non è né solidale né solida né intensa.

E, in questo senso, i continui contrattempi muscolari che hanno cadenzato i diversi momenti della stagione biancorossa hanno, sicuramente, giocato un brutto scherzo al tecnico argentino. Quella della brillantezza fisica, infatti, è sempre stata una conditio sine qua non, un requisito necessario per riuscire a colmare il gap tecnico con i club più ricchi del vecchio continente.

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