Juventus, Ronaldo: «Vogliamo battere l'Atletico Madrid. La Spagna non mi manca»

Il portoghese si sofferma sull'esperienza in Italia: «Mi trovo bene, qui segnare è più difficile, c'è grande attenzione alla fase difensiva»
Ronaldo - 38 punti© AFPS

TORINO - A poche ore dal match tra Juventus e Atletico Madrid che deciderà chi si la qualificata per i quarti di Champions League, Cristiano Ronaldo ha parlato ai microfoni di Dazn Spagna: "Sarà una partita difficile. L’Atletico è una squadra che negli ultimi quattro anni ha giocato due finali di Champions, è una delle squadre candidate a vincere la competizione, sappiamo che sarà difficile, ma la Juventus gioca bene e vogliamo ottenere la qualificazione". 

L’ESPERIENZA ITALIANA - Il campione portoghese racconta come ha vissuto il passaggio tra la Liga spagnola e il campionato italiano: “Il bilancio è molto positivo, a livello individuale mi sento bene. Mi sono adattato alla Serie A, è un campionato difficile, secondo me il più difficile per gli attaccanti. E’ un campionato con molta qualità, non pensavo che fosse così alto il livello. Nel campionato è più difficile segnare perché rispetto alla Liga dove si gioca più a viso aperto qui la priorità è difendere bene e poi si pensa ad attaccare. Io sono felice, lo è la mia famiglia e i miei figli. Va tutto bene". 

L'INIZIO IN ITALIA - La stella della Juventus non ha accusato particolarmente il cambio di abitudini: "Ci siamo subito adattati bene, alla mia famiglia piace l’Italia. E’ una realtà differente, un paese differente, lingua e cultura diverse ma mi sono subito adeguato senza problemi. Sono uscito di casa a 11 anni, non ho problemi ad adattarmi a altri paesi: ero in Inghilterra a 18, a Madrid a 25 e sono arrivato a Torino a 33". 

RICORDI - "Non mi mancano la Spagna o il Portogallo".  Per CR7 nemmeno un pizzico di nostalgia: "Le cose sono come sono: ovviamente ho lasciato molti amici a Madrid, ho lasciato un grande club (il Real). Ho lasciato un club che mi ha dato molto amore, persone, amici... Ma non mi manca il paese, perché qui ho lo stesso trattamento. Perciò, non è stato difficile per me, ma è stato tutto molto intenso, interessante, diverso, però mi sono adattato bene e sono felice".

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