Pagina 1 | Ajax nel gotha d'Europa grazie al suo vivaio

Ajax nel gotha d'Europa grazie al suo vivaio© Getty Images

TORINO - Formare e allenare talenti vale un tesoro. E’ quanto avvenuto all’interno del “settore giovanile” dell’Ajax, uno dei più prolifici ed interessanti del calcio europeo. La società di Amsterdam, negli ultimi 10 anni, ha incassato 281 milioni di euro dalla vendita di giovani promesse provenienti dal vivaio. Un tesoretto, che, si è venuto a creare nel tempo, periodicamente reinvestito in altri progetti, oltre che per far quadrare i conti biancorossi. L’ingresso nei quarti di Champions 2019, pertanto, non è un caso, ma il risultato di un’attenta strategia aziendale, con l’Ajax che si configura, sempre di più, come una vera e propria impresa calcistica. I Lancieri hanno iniziato ad investire su questo settore sportivo ben 30 anni fa per mantenere alto il livello competitivo del team. L’obiettivo primario, infatti, è far debuttare, in prima squadra, almeno due calciatori dall’Under19 durante la stagione. Tutto questo grazie anche a metodi di allenamento all’avanguardia e all’utilizzo della tecnologia. Il centro nevralgico di questa organizzazione è lo Sportpark De Toekomst ( “Il Futuro”), moderna cittadella sportiva dell’Ajax, al cui interno vi sono 9 campi da calcio, il principale con 2mila posti a sedere. Qui è stato istituito, a partire da inizi anni 2000, il sistema “TIPS”, l’acronimo di Tecnica, Intelligenza, Personalità e Velocità, perchè la ricerca del talento è fondata su questi quattro pilastri. Nello specifico, negli ultimi due lustri, la società ha venduto, in giro per l’Europa, 24 giovani cresciuti in casa per una cifra pari a 281 milioni di euro (altre stime parlano di almeno 55 calciatori se si considera il periodo 1989-2019). Questa cifra è maturata dalle cessioni di giocatori, tutti provenienti dal vivaio, come Klaassen, per 27milioni di euro all’Everton lo scorso anno (attualmente gioca nel Werder), Eriksen, per 13,5milioni al Tottenham nella stagione 2014/2015, o ancora Sneijder, per 27 milioni di euro al Real Madrid nella stagione 2007/2008 (in questa stagione è al Tottenham) o Babel, per 17 milioni al Liverpool nella stagione 2007/2008 (ora è al Fulham). La cessione più recente è quella del 21enne de Jong al Barcellona, per il prossimo anno, a 86 milioni di euro (75+11 di bonus). Dal 1971 ad oggi, poi, in ogni undici iniziale dei Lancieri, è sempre sceso in campo un talento proveniente dalle giovanili.

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IL MIGLIOR VIVAIO DEL CONTINENTE
Nello scorso autunno l’osservatorio CIES (International Centre for Sports Studies) ha analizzato, in modo approfondito, le “rose” dei club dei migliori 31 campionati europei. La vittoria è andata proprio all’Ajax con 77 punti, davanti a Dynamo Kiev (Ucraina) e all’FK Partizan (Serbia), secondi con 69 punti a testa. Più indietro la Dinamo Zagabria (Croazia), 4ª con 66 punti, la FK Crvena Zvezda (Serbia), nota in italia come “Stella Rossa”, quinta a 61, lo Sporting di Lisbona (Portogallo) sesto a 58, il Real Madrid (Spagna), unico vero top club in questa speciale classifica, settimo a 53, l’AC Sparta Praga (Rep. Ceca) ottavo a 52, l’FK Dinamo Minsk (Bielorussia) nono a 50 punti, in coabitazione (sempre a 50) con l’HNK Hajduk Spalato (Croazia). Nell’analisi la parola chiave è stato il concetto di “prodotto del settore giovanile”, ovvero giocatori rimasti in un club di calcio per almeno tre stagioni, tra i 15 e i 21 anni. Sempre secondo il CIES, l’Ajax, in questo momento, avrebbe 31 giocatori cresciuti nelle proprie giovanili in giro per l’Europa. Da sottolineare la sesta posizione dello Sporting Lisbona, che ha “formato” calciatori di alto profilo, a partire da Cristiano Ronaldo (vi ha giocato in prima squadra nella stagione 2002/3, ma ancor prima nelle giovanili nel periodo 1997-2002) e il Real Madrid, al settimo posto, da sempre fucina di giovani poi esplosi o maturati all’estero. Fuori dalla top ten dell’osservatorio elvetico sul calcio (con sede a Neuchatel), a sorpresa, è il Barcellona, famoso in tutto il mondo per i giovani campioni cresciuti nella “cantera” blaugrana.

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TORINO - Formare e allenare talenti vale un tesoro. E’ quanto avvenuto all’interno del “settore giovanile” dell’Ajax, uno dei più prolifici ed interessanti del calcio europeo. La società di Amsterdam, negli ultimi 10 anni, ha incassato 281 milioni di euro dalla vendita di giovani promesse provenienti dal vivaio. Un tesoretto, che, si è venuto a creare nel tempo, periodicamente reinvestito in altri progetti, oltre che per far quadrare i conti biancorossi. L’ingresso nei quarti di Champions 2019, pertanto, non è un caso, ma il risultato di un’attenta strategia aziendale, con l’Ajax che si configura, sempre di più, come una vera e propria impresa calcistica. I Lancieri hanno iniziato ad investire su questo settore sportivo ben 30 anni fa per mantenere alto il livello competitivo del team. L’obiettivo primario, infatti, è far debuttare, in prima squadra, almeno due calciatori dall’Under19 durante la stagione. Tutto questo grazie anche a metodi di allenamento all’avanguardia e all’utilizzo della tecnologia. Il centro nevralgico di questa organizzazione è lo Sportpark De Toekomst ( “Il Futuro”), moderna cittadella sportiva dell’Ajax, al cui interno vi sono 9 campi da calcio, il principale con 2mila posti a sedere. Qui è stato istituito, a partire da inizi anni 2000, il sistema “TIPS”, l’acronimo di Tecnica, Intelligenza, Personalità e Velocità, perchè la ricerca del talento è fondata su questi quattro pilastri. Nello specifico, negli ultimi due lustri, la società ha venduto, in giro per l’Europa, 24 giovani cresciuti in casa per una cifra pari a 281 milioni di euro (altre stime parlano di almeno 55 calciatori se si considera il periodo 1989-2019). Questa cifra è maturata dalle cessioni di giocatori, tutti provenienti dal vivaio, come Klaassen, per 27milioni di euro all’Everton lo scorso anno (attualmente gioca nel Werder), Eriksen, per 13,5milioni al Tottenham nella stagione 2014/2015, o ancora Sneijder, per 27 milioni di euro al Real Madrid nella stagione 2007/2008 (in questa stagione è al Tottenham) o Babel, per 17 milioni al Liverpool nella stagione 2007/2008 (ora è al Fulham). La cessione più recente è quella del 21enne de Jong al Barcellona, per il prossimo anno, a 86 milioni di euro (75+11 di bonus). Dal 1971 ad oggi, poi, in ogni undici iniziale dei Lancieri, è sempre sceso in campo un talento proveniente dalle giovanili.

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