Juve, occhio al Maccabi: contro hai il tifo di Stato

La squadra israeliana vanta sostenitori ovunque nel Paese: in 30 mila nello stadio esaurito. C’è però lo Juve Club Israel. il numero 1 Halimi: "Siamo in 700 e la passione nacque con Zidane e Del Piero"

HAIFA - In teoria - qualità tecniche e dati economici alla mano - non dovrebbe esserci storia ma… Attenzione, le insidie non mancano. La Juventus oltre che con se stessa (cioè con le proprie crisi di identità, oltre che di gioco) dovrà vedersela con tutta una serie di potenziali complicanze delle più variegate, Quelle quelle che impongono di non prender sotto gamba neanche le partite più scontate e apparentemente agevoli. Il Maccabi - che peraltro, non dimentichiamo, ha creato ansie all’andata - è infatti reduce da una pessima sconfitta in campionato contro il Bnei Raina (1-0) e la qual cosa ha smosso parecchi animi. Anche i giornalisti (tifosi) locali, in conferenza stampa, hanno «pestato duro» invocando una repentina svolta e attaccando duramente il malcapitato tecnico Barak Bakhar. Questi ha abbozzato, ha offerto la sua disamina della situazione: «Noi abbiamo la regola delle 24 ore. Sabato abbiamo subito una dura sconfitta, tuttavia il giorno dopo resettiamo e ripartiamo da zero. Ovviamente la partita contro la Juventus è importante: crediamo di poter fare di più di quello che abbiamo fatto finora, in termini di risultati oltre che di prestazione». Bakhar ha poi rassicurato la platea in merito a stravolgimenti in vista, uscendosene con una frasetta mica da poco: «Di Maria ha disputato una bella partita all’andata, ma lo ha fatto grazie a noi! Gli abbiamo lasciato tanto, troppo spazio. Voglio intervenire su questo aspetto. Nutro molto rispetto per i bianconeri, certo, ma dico che noi possiamo fare bene contro di loro. Vogliamo ottenere punti in Champions: lo dobbiamo ai nostri tifosi». E ancora: «La Juventus vivrà un'atmosfera che ricorderà per molto tempo. È vero che l'Europa ha grandi stadi e grandi tifoserie, ma il nostro impianto è qualcosa di speciale anche a questi livelli: ci dà forza e potenza, ci spinge nei momenti meno buoni e non c'è dubbio che sarà un fattore rilevante».

"Il Maccabi è la Juve d'Israele"

I 5mila che erano andato in trasferta a Torino avevano colpito, del resto: si sono fatti vedere festanti per le strade della città e si sono fatti sentire poi all’Allianz Stadium. Questa sera saranno in 30mila al Sammy Ofer. E arriveranno da tutto Israele. Il Maccabi «è un po’ come la Juventus», ci spiegano. «Ha tifosi in tutta la Nazione. L’80 per cento delle persone arriverà da fuori città, guiderà per 3-4 ore pur di esserci e vedrete che caos ci sarà attorno allo stadio prima ancora che dentro». L’appuntamento è per 4-5 ore prima dell’inizio del match, le raccomandazioni in questo senso si sprecano.
La macchia biancoverde, però, non sarà completamente monopolistica. Anche i bianconeri avranno la loro rappresentanza locale. Esiste infatti lo Juventus Club Israel, con sede a Rehovot, città a 25 chilometri da Tel Aviv. Il presidente Nimrod Halimi racconta: «Il club è stato fondato nel 2003 da 3 persone e 3 mesi dopo, terminato il servizio militare, mi sono subito unito a loro. In questa stagione siamo circa 700 iscritti ufficialmente al club, ma ci sono molti altri tifosi della Juventus in Israele». Domanda: ma come è nata questa passione per la Juventus? «E’ iniziata nel 1998. Ho giocato a FIFA 98 sul mio computer e durante questo periodo la Juventus è stata una delle migliori squadre d'Europa con Del Piero, Inzaghi e Zidane rendendo impossibile la vita delle difese delle squadre italiane ed europee. Inoltre, per qualche motivo, ho sempre avuto un affetto per il calcio italiano».

"Maccabi-Juve come un derby: in Israele tanti tifano Milan"

Se il derby d’Italia è con l’Inter, quello di… Israele è con la Juventus: «La seconda squadra italiana più seguita qui è il Milan. Abbiamo buoni rapporti con gli organizzatori del loro club e ci piace prenderci in giro, ovviamente in maniera positiva e genuina». Continua Nimrod: «Il Maccabi Haifa sta arrivando a questa partita dopo una sconfitta inaspettata nel campionato israeliano che si aggiunge alla loro lista di stanchezza e infortuni. Nessuna squadra israeliana è abituata a giocare in un programma così compatto, anche se finora ha avuto un'ottima prestazione contro Benfica, Psg e Juventus. Ovviamente anche la Juventus non è in buona forma, ma alla fine l'esperienza dei bianconeri avrà la meglio. Noi ci speriamo…». E faranno la loro parte, anche, i membri dello Juventus Club Israele, presenti in buona parte allo stadio e per nulla intimoriti dal confronto impari in termini di decibel: «Ci sarà un'atmosfera fantastica. I tifosi di Haifa sono molto appassionati e si sono fatti sentire a Lisbona, Parigi e Torino. Noi verremo come rappresentanti dei tifosi bianconeri nel mondo, con bandiere e striscioni e ci faremo sentire».

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