Quanto corre Haaland! In 9 anni batterà Ronaldo

Il norvegese vanta una media pazzesca in Champions, dove segna più di un gol a partita. E stasera il Manchester City affronta il Copenaghen, al quale ha rifilato una doppietta
Quanto corre Haaland! In 9 anni batterà Ronaldo

L'Inghilterra sta davvero stretta a uno come Erling Braut Haaland. Il gigante norvegese ha già stravolto la Premier League ma tra gli obiettivi per il futuro c'è anche quello di sbaragliare la concorrenza in Champions League: la Coppa dalle grandi orecchie è il sogno proibito di Pep Guardiola fin da primo giorno sulla panchina del Manchester City e adesso con un'arma così potente in più la finale è davvero alla portata. Oltre al trofeo però ci sono i numeri e soprattutto la classifica dei marcatori della competizione comandata da Cristiano Ronaldo con 141 gol in 187 presenze. Al momento il portoghese non ha rivali, ma a ogni partita Haaland macina posizioni e pensare che possa rubare lo scettro al suo collega non è utopia. In 22 partite giocate in questa competizione il norvegese è andato già a segno 28 volte, con una media di 1.27 reti segnate a ogni match. Fin qui il suo score migliore è stato di 10 gol nella stagione 2020/’21, quando vestiva la maglia del Borussia Dortmund, ma adesso le prospettive sul suo cammino in Champions sono completamente diverse: dal Manchester City ci si aspetta un percorso piuttosto netto verso la finale di Istanbul (a meno di clamorosi intoppi) e ci saranno molte più partite a disposizione per l'attaccante per continuare a segnare e scalare tutti i gradini di questa speciale classifica. Dalla stagione 2024/’25 poi il format della Champions cambierà con l'inserimento di un singolo girone nella prima fase del torneo che garantirà a ogni squadra partecipante almeno 8 partite contro avversari differenti, anziché le 6 attuali. E quindi a differenza di Cristiano Ronaldo a disposizione di Haaland ci saranno almeno due partite in più da disputare in Europa ogni anno.

Haaland, in 9 anni l'aggancio a Cristiano Ronaldo

In sostanza, mantenendo l’attuale media di gol a partita includendo anche il match di stasera con il Copenaghen al quale una settimana fa ha segnato una doppietta, se il City dovesse uscire ai quarti di finale in questa stagione, il norvegese potrebbe segnare altri 8 gol, arrivando a un totale di 13 in un solo anno, quattro in meno rispetto all’annata da record di Cristiano Ronaldo che durante la Champions 2013/’14 ne segnò 17. Lo stesso numero di reti possiamo aspettarlo anche nella stagione successiva, mentre dal 2024 aumenteranno le partite e anche le possibilità di andare in gol: sempre mantenendo la media di 1.27 reti a partita soltanto nella prima fase Haaland potrebbe segnare 10 reti, alle quali aggiungere le eventuali dei vari stage dell’eliminazione diretta. Dunque, ipotizzando che ogni anno riesca a giocare 10 partite, possiamo immaginare che possa raggiungere il record tanto caro a Cristiano Ronaldo entro nove anni, quando l’attaccante avrà da poco superato la soglia dei 30 anni. In proiezione Haaland potrebbe non soltanto raggiungere il primato, ma stabilire un vero e proprio record che sarebbe difficile da battere in futuro, uno smacco molto grande per il portoghese che da sempre è stato fiero dei suoi numeri in Europa, un pallino che lo tormenta soprattutto in questa stagione trascorsa fuori dalla Champions League.

Haaland, il sorpasso a Cristiano Ronaldo sembra inevitabile

Se poi la media gol dovesse abbassarsi e avvicinarsi a quella di CR7 (0.75 gol a partita in questa competizione), i tempi si allungherebbero ma a meno di gravi infortuni o di mancate qualificazioni il norvegese potrebbe comunque conquistare la testa della classifica dei marcatori. Questo destino sembra inevitabile: Haaland riesce a lasciare il segno sui match anche nelle giornate più storte e il suo cammino in questo torneo assomiglia molto a quello di Cristiano Ronaldo che a suo tempo aveva meravigliato tutti rivelandosi come una macchina da gol perfetta. E chissà se avrebbe mai immaginato in futuro di vedere il suo alter-ego nordeuropeo insidiare un primato costruito con così tanta fatica, il motivo di orgoglio più grande di tutta la sua lunghissima e vincente carriera da bomber.

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