Vidal scosso: «Mi vergogno di ciò che è successo. Ho preso solo due bevande»

Il cileno legge una dichiarazione pubblica senza accettare domande: «Ho messo a repentaglio la vita di mia moglie. Mi scuso con tutti»

TORINO - «Mi vergogno di quello che è successo. Mi scuso con tutti, ho messo a repentaglio la vita di mia moglie». Così Arturo Vidal dalla sede del ritiro del Cile, dove è tornato nel pomeriggio dopo l'incidente nella notte che lo ha visto protagonista e gli ha provocato la sospensione della patente per almeno 4 mesi (in attesa della chiusura delle indagini) e l'obbligo di firma mensile nel consolato cileno di Milano.

 

Il centrocampista della Juventus non accetta domande dalla stampa e legge una dichiarazione pubblica: «Sono qui per dare la mia versione dell'accaduto. Ho preso due bevande, poi ho avuto l'incidente che tutti conoscete. Ho messo in pericolo la vita di mia moglie e di altre persone. Sono molto dispiaciuto. Voglio scusarmi. Voglio scusarmi con i miei compagni di squadra, i miei giocatori , i dirigenti e tutto il Paese. Darò del mio meglio per essere campione in Coppa America. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto in tutto quello che ho passato. Mi vergogno tanto». 

I PRECEDENTI - Tra liti, ritardi ed incidenti, il cileno ha abituato a scrivere pagine di vita spericolata. La vicenda forse più clamorosa ai Mondiali under 20, in Canada, nel 2007: con un gruppetto di compagni finì in manette, negli spogliatoi, dopo un diverbio con gli agenti della security. Quattro anni più tardi 'King Arthur' fu messo fuori rosa dal ct della nazionale maggiore del Cile: era rientrato con 45' di ritardo da un permesso per partecipare al battesimo del figlio di Valdivia. La punizione: 10 turni di stop. Anche alla Juventus Vidal ha accumulato ritardi passati alla storia: il 19 ottobre del 2013 il rientro con un giorno di ritardo dal Sudamerica gli era costato la 'squalificà di Antonio Conte ed una multa salata della società: il cileno aveva saltato due allenamenti. E all'inizio di ottobre dell'anno scorso, a due giorni da Juve-Roma di campionato, Vidal era rimasto coinvolto in un litigio fuori da una discoteca nel centro di Torino, all'alba. Con poche ore di sonno ed una bevuta da smaltire, Vidal era arrivato in ritardo al centro di allenamento di Vinovo. Allegri non aveva potuto far altro che applicare il codice di disciplina ed escludere il giocatore dalla partitissima con i giallorossi. Rimasto in panchina, era poi entrato solo al 34' del secondo tempo per sostituire Pirlo. Pochi giorni più tardi si era parlato di un dissidio del con il tecnico. Ma Vidal, stizzito, aveva replicato: "Il mio rapporto con tutti, alla Juve, è molto buono. La mia società non mi ha mai multato. Sicuramente i mal intenzionati continueranno a dare informazioni sbagliate, ma io non posso fare niente per evitare tutto ciò". 

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