Juve, Allegri: «La Coppa manca da troppo tempo»

Il tecnico in conferenza stampa alla vigilia della finale dell'Olimpico: «Pirlo gioca. Triplete? Un passo alla volta»

ROMA - E' la vigilia della finale di Coppa Italia fra Juventus e Lazio. Il tecnico bianconero Massimiliano Allegri e Giorgio Chiellini sono carichi al punto giusto: «E' una finale speciale, questa Coppa manca da troppo tempo - dice Chiellini - da dieci anni sono alla Juve e non mi è ancora andata giù l'ultima finale che abbiamo perso. Abbiamo usato tante energie per arrivare fin qui, il pensiero è rivolto solo alla partita di domani. Se credo al Triplete? La nostra forza è pensare passo dopo passo, senza sognare o guardare troppo lontano. Abbiamo conquistato queste finali un passo alla volta, faremo di tutto per battere la Lazio. Per parlare di triplete dobbiamo fare ancora tanta strada». Per Allegri «sarà una partita sicuramente diversa rispetto a quelle di campionato. Perché è una partita secca, c'è un trofeo in palio. Non è detto che si risolverà nei 90 minuti, ci sarà equilibrio. La gestione di Pirlo? Intanto domani gioca, non si riposa. Da qui al 6 giugno abbiamo Lazio, Napoli e Verona, quindi non possiamo pensare di stare a riposo fino al 6 giugno. Ci alleneremo per arrivare al 6 giugno in condizioni ottimali».

IL MOMENTO DEL CALCIO ITALIANO - «Ci sono momenti di picco, altri meno. Ma il calcio italiano non è da buttare: a parte la Juve in finale, Napoli e Fiorentina hanno sfiorato la finale di Europa League. Siamo in crescita, ma non si torna supercompetitivi in un giorno. Ci vogliono pazienza e lavoro. Campionato italiano e Nazionale vanno sempre di pari passo, lo dimostra l'ultimo Europeo: spero che i nostri risultati possano essere di buon auspicio per gli azzurri».

VOGLIO LA COPPA ITALIA - «E' un trofeo importante, il secondo obiettivo stagionale dopo il campionato. Dobbiamo vincere, anche se sarà dura. Vincere Coppa Italia serve per preparare al meglio la Champions».

IO E CONTE - «Antonio non l'ha vinta? Nel calcio contano solo lavoro, professionalità e rispetto, i paragoni non mi interessano. E' la solita domanda: Conte ha fatto un ottimo lavoro, quando un allenatore fa ottimi risultati entra a far parte della storia della società. Ma il calcio va avanti, normale fare confronti ma bisogna guardare avanti. Ora cerchiamo di vincere la Coppa».

ALTRO CHE NOIA - «Non ci viene a noia vincere. Vincere 4 campionati vuol dire che la società ha lavorato bene. Abbiamo fatto tutti un buon lavoro, non è facile rivincere e l’anno prossimo sarà ancora più difficile. Dovremo metterci qualcosa in più, la Juve l’ha fatto nel migliore dei modi. A San Siro abbiamo giocato con la stesa cattiveria di sempre: è un segnale importante. Ora bisogna cercare di perdere il meno possibile, altrimenti girerebbero a tutti le scatole».

LA FORMULA DELLA COPPA ITALIA - «Tutti lavorano perché sia la migliore competizione possibile. Normale che le prime 8 giochino meno partite, ma noi giochiamo la Champions ed è difficile trovare date utili… La vincitrice dell’Europa League che accede in Champions è un passo avanti, se anche chi vince la Coppa facesse lo stesso cammino quante squadre andrebbero in Champions?».

JUVE RUGGENTE - «Mi son visto con Lotito, abbiamo chiacchierato insieme quando mi cercò, poi lui scelse Pioli, un ottimo allenatore, che ha dimostrato di avere grandi qualità. Merito suo il campionato della Lazio. La Juve paragonata a un animale? La zebra è troppo facile, diciamo che vedo la Juve come una tigre».

VANTAGGI E SVANTAGGI - «L’unico vantaggio di giocare ora la finale di Coppa Italia sarà se vinciamo. Aspettando il 6 giugno, questa partita ci alza la tensione, sono 20 anni che non si vince la Coppa. Sarebbe un risultato straordinario se vincessimo la Coppa Italia».

TRA LAZIO E BARCELLONA - «Sono due finali di valore assolutamente uguale per noi. Dobbiamo cercare di portarle a casa».

IO TRICOLORE ALL’OLIMPICO - «Spero che mi porti fortuna tornare dove ho vinto lo scudetto col Milan».

FORMAZIONE - «Ho ancora qualche dubbio, anche perché la partita può diventare lunga, oltre i 90 minuti. Sarà importante chi andrà in panchina e potrà entrare».

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