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ROMA - Mancano poche ore alla finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio. I campioni d'Italia, come accade spesso in occasione delle trasferte, si sono allenati nella palestra dell'hotel che li ospita nella capitale. Nessuna sgambatura, dunque, all'esterno, ma soltanto un breve allenamento per mantenere tensione e concentrazione al massimo livello. «Questa partita ci servirà per preparare al meglio la finale di Champions. E' per questo che dobbiamo provare a vincerla»: il diktat di Massimiliano Allegri è rimbombato nelle orecchie dei giocatori.
LO SCHIERAMENTO - Trova conferme, intanto, l'opzione 3-5-2 da opporre ai biancocelesti. Barzagli, segnalato in buonissima forma, giocherà al fianco di Bonucci e Chiellini nella difesa a 3, davanti a Storari, titolare di Coppa Italia. Nel centrocampo a 5 l'escluso designato è Pereyra, pronto a subentrare sia in caso di eventuale cambio di modulo (con l'adozione del trequartista) sia per sostituire un componente del cuore della mediana. Rientra Pirlo, a caccia dell'ennesima gemma, sorretto ai fianchi da Vidal e Pogba, con Evra ala mancina e Lichtsteiner a specchio sul lato opposto. In attacco si ricostituisce la coppia Tevez-Llorente, col navarro che ha l'occasione (una delle ultime in bianconero?) di lasciare il segno davanti ai 60 mila spettatori dell'Olimpico, ma soprattutto di contribuire alla conquista della decima Coppa Italia che la Juve ha assolutamente intenzione di portare a casa per rinnovare un “parco trofei nazionali" che, a parte scudetti e Supercoppe di Lega, è rimasto fermo al 1995. Mancheranno gli squalificati Marchisio e Morata: uno dei motivi per cui Allegri adotterà il 3-5-2 risiede proprio nella scelta di schierare Llorente che nel 4-3-1-2 palesa qualche difficoltà di troppo.