Coppa Italia Roma, Garcia: «Non mollo, avanti fino alla morte»

Il tecnico francese dopo la clamorosa eliminazione agli ottavi contro lo Spezia: «Se giochiamo con i dubbi, non andiamo da nessuna parte»

ROMA - «Io non mollo mai, non è un problema. Spingerò la squadra fino alla morte, se serve». Rudi Garcia va avanti nonostante i fischi dei tifosi della Roma dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia contro lo Spezia. Il tecnico francese alle dimissioni non pensa neanche per un istante nonostante i problemi della squadra siano sotto gli occhi di tutti: «Nel primo tempo c'è mancato un po' di tutto, si vede che qualcuno ha perso fiducia. Purtroppo se giochiamo con i dubbi non andiamo da nessuna da parte, dobbiamo riprendere fiducia».

TESTA AL CAMPIONATO - Ora all'Olimpico arriverà il Genoa, ultimo impegno in campionato prima della sosta natalizia: «Dovremo vincere e dovremo arrivarci nel migliore dei modi. Era possibile tranquillamente battere lo Spezia e non l'abbiamo fatto e questo è un fallimento. Ora serve carattere, orgoglio e altro ancora per dimostrare domenica di poter fare molto meglio di così. Dobbiamo ritrovare lo spirito dei lupi che avevamo fino al derby, ora questa striscia di non vittorie deve terminare e finire domenica».

«SPERO CHE SIA UNA LEZIONE PER I GIOCATORI» - La strigliata di Garcia coinvolge anche la squadra: «Domani parlerò ai calciatori e li ascolterò. A Napoli ho visto grinta, una Roma consapevole di essere una grande squadra, questa sera non ho visto questo, forse non tutti hanno capito che questa società è importante. La vittoria dello Spezia non è solo merito loro, è soprattutto colpa nostra. Non dovevamo andare ai rigori. Dovevamo vincere prima, ora siamo efficaci in difesa, ma abbiamo perso equilibrio sul fatto di poter segnare. La cosa che mi dispiace, che mi fa arrabbiare è che abbiamo perso fiducia e sapete quello che penso. Spero che sia una lezione per i giocatori. I tifosi devono sapere che non siamo solo delusi ma anche arrabbiati, spero che domenica dimostreremo di mettere in campo questa rabbia. Preferisco essere fischiato da 70mila persone, dobbiamo metterle dietro di noi, con una gara come questa sera abbiamo fatto il contrario. Dobbiamo guardarci allo specchio, io lo faccio per primo», ha concluso Garcia.

 

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