Coppa Italia Sassuolo, Di Francesco: «Andiamo avanti. Berardi resta a riposo»

L'allenatore: «Abbiamo la fortuna di essere già agli ottavi, non vedo perchè non sfruttarla»
Coppa Italia Sassuolo, Di Francesco: «Andiamo avanti. Berardi resta a riposo»© www.imagephotoagency.it

SASSUOLO - "Sicuramente contro il Cesena cambierò qualcosa in merito alla formazione, perchè prima di tutto ho giocatori che si sono allenati benissimo". Sono queste le parole di Di Francesco alla vigilia della gara tra Sassuolo e Cesena per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Il tecnico ha deciso di non convocare Berardi. "Ho la possibilità di far entrare Pellegrini - spiega l'allenatore in conferenza stampa - posso mettere minuti nelle gambe a Duncan, è anche l'occasione per far giocare chi ha avuto meno spazio. Sicuramente non cambianto la fisionomia e la mentalità di questa squadra. Berardi non lo convoco, come Aquilani, perchè viene da un lunghissimo stop e fargli giocare partite troppo ravvicinate sarebbe anche pericoloso in prospettiva delle altre. Acerbi lo sto valutando, ma probabilmente ci sarà. La vittoria di Palermo ci deve dare delle motivazioni in più, la serenità di affrontare anche la Coppa Italia allo stesso modo. Abbiamo la fortuna di essere già agli ottavi, non vedo perchè non sfruttarla. Per di più giochiamo in casa e dobbiamo avere il piacere e il desiderio di andare avanti per riuscire ad affrontare chi andrà avanti tra Roma e Sampdoria".

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SULLA GARA - "Ci tengo a sottolineare che lo scorso anno sono andate avanti squadre come l'Alessandria e lo Spezia, quindi sono formazioni da non sottovalutare. Il Cesena in campionato non sta facendo benissimo, ha una situazione particolare, ha secondo me un ottimo allenatore come Camplone e degli ottimi giocatori. Dobbiamo affrontare questa competizione con maggiore determinazione e cattiveria, quella che un po' ci è mancata lo scorso anno".

LA COPPA ITALIA - "La Coppa Italia da noi viene sempre snobbata, fino a quando non si arriva ai quarti o in semifinale e questo è davvero un peccato, a differenza delle altre nazioni noi non siamo culturalmente bravi a dare importanza a questo tipo di competizioni".

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