Juventus, esperienza e qualità

L'editoriale del direttore di Tuttosport, Paolo De Paola
Juventus, esperienza e qualità© LaPresse

TORINO - Il ragionamento al posto dell’istinto, l’organizzazione prima dell’impulso, il calcolo davanti all’adrenalina. Il generale ha frenato le sue legioni ripetendo sempre la stessa frase: «Non ancora», ripetuta come un’ossessione, «Non ancora», quasi un urlo «Non ancora!». Allegri ha messo in cima alla collina questa Coppa Italia con tutto il suo corredo di record (prima squadra in Italia a vincerne tre consecutive), perché, paradossalmente poteva essere il traguardo meno sentito. E adesso dopo aver urlato «E uno!», la Juve può riversarsi come onda oceanica sullo scudetto domenica in casa, sarà il sesto di seguito e come per la Coppa Italia anche questo entrerà nella storia.

La Juve di Allegri è squadra bellissima, ricca di fascino, di qualità assoluta e di formidabile esperienza. Come non godere davanti a quel tunnel di disumana precisione ad opera di Dani Alves ai danni di uno sbalordito Lulic? Certe prodezze solitamente stizziscono qualunque avversario, ma la danza del brasiliano non era irridente bensì voluta per creare un pericolo reale. E’ questa la Juve che entrerà nella Leggenda. Quella dei colpi di classe dopo qualche colpo di tosse. In attesa di Cardiff.

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