Milan-Inter 1-0 dts, zampata di Cutrone nel supplementare: Gattuso in semifinale 

Il 19enne condanna i nerazzurri al terzo ko consecutivo. Buona prova anche di Antonio Bonaventura, salvato dal Var nel primo tempo
Milan-Inter 1-0 dts, zampata di Cutrone nel supplementare: Gattuso in semifinale © www.imagephotoagency.it

MILANO - Il derby degli errori e della tensione non poteva che essere autografato dal giocatore più feroce e spensierato. Patrick Cutrone si traveste da eroe griffando il pass per le semifinali di Coppa Italia con un gol nel supplementare che ufficializza la crisi dell’Inter.

LE SCELTE – Spalletti non rinuncia ad Handanovic e lascia fuori il portiere di coppa Padelli, decisivo nella gara con il Pordenone. Anche nel Milan la sorpresa è in porta: nel riscaldamento si fa male Storari che lascia il posto ad Antonio Donnarumma, il fratello maggiore di Gigio che si siede inaspettatamente in panchina dopo esser stato inizialmente escluso dai convocati per infortunio.

TENSIONE INIZIALE - Le scorie delle ultime 2 sconfitte sono ben evidenti nei primi 18 minuti del match in cui le squadre si annullano moltiplicando gli errori di impostazione. La tensione viene spezzata da un colpo di testa potente di Bonaventura che svetta su Cancelo costringendo Handanovic ad alzare sulla traversa.

BRIVIDO MILAN – L’Inter accarezza l’idea di sbloccare la partita al 24’: sul calcio d’angolo battuto da destra, Skriniar prolunga di testa, Perisic rimette verso la porta e Antonio Donnarumma infila in rete nel tentativo di parare. L’arbitro Guida consulta il Var e annulla la rete per fuorigioco di Ranocchia in posizione attiva davanti al portiere rossonero.

HANDA SHOW - Lo scampato pericolo esalta il Milan che al 28’ costruisce la seconda occasione: Kessie agevola l’incursione di Suso che improvvisa un diagonale velenoso sul quale Handanovic è perfetto per reattività e tecnica. Dopo una prima mezzora di apatia, al 32’ prova a destarsi Joao Mario che mette in mezzo un pallone per Icardi: il colpo di testa all’indietro dell’argentino non va lontano dall’incrocio dei pali.

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OCCASIONI SPRECATE - La ripresa si apre con l’Inter più aggressiva ma è la squadra di Gattuso a liberare Bonaventura dal limite ma il dardo finisce alle stelle. La replica nasce da un errore di Locatelli: sul pallone in profondità di Vecino, Icardi apparecchia uno scenario perfetto per Joao Mario che colpisce male agevolando l’intervento provvidenziale di Donnarumma. Il portoghese, nettamente il peggiore in campo, lascia il posto poco dopo a Borja Valero.

QUANTI ERRORI - Ancora più clamorosa, se possibile, la chance a disposizione di Bonaventura al 64’: sulla respinta rivedibile di Handanovic, il numero 5 può colpire di testa a porta sguarnita ma mette alto. Gattuso, che in precedenza aveva inserito Calabria al posto del dolorante Abate, perde per infortunio anche Kalinic (fallaccio di Skriniar) e mette Cutrone. Dentro per scelta tecnica invece Calhanoglu per Locatelli.

SUSO PROTAGONISTA - A 11’ minuti dalla fine l’Inter trema ancora: la conclusione di sinistro di Suso viene avvelenata dal corpo di Skriniar e la palla sbatte sulla parte alta della traversa. Sul rovesciamento di fronte, il neoentrato di Brozovic verticalizza per Perisic che vanifica tutto calciando male a pochi passi dal portiere. Il numero 44 ci prova anche all’87’ ma Donnarumma si oppone ancora con grande lucidità. La fiera delle chance sprecate si sposta ancora sul fronte opposto: la conclusione deviata di Suso tramonta a lato di poco con Handanovic fuori gioco.

LA ZAMPATA DI CUTRONE - Si va ai supplementari e l’episodio chiave si materializza sul finire del primo: Suso illumina l’inserimento di Cutrone che scatta sul filo del fuorigioco e fa esplodere di gioia la parte rossonera di San Siro. Dopo la mini-pausa il Milan si difende in maniera ordinata e conserva un successo che può diventare uno spartiacque emotivo della stagione. Sul fronte opposto la terza sconfitta consecutiva proietta ombre inquietanti sulla solidità del progetto nerazzurro, Spalletti deve trovare le contromisure in fretta per non vanificare l’exploit di inizio stagione.  

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