Coppa Italia, Milan-Napoli 2-0, il pistolero Piatek stende Ancelotti: Gattuso in semifinale

Il polacco griffa una doppietta nella prima mezzora ed elimina la squadra di Ancelotti che gioca una gara apatica
Coppa Italia, Milan-Napoli 2-0, il pistolero Piatek stende Ancelotti: Gattuso in semifinale© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

MILANO - Semplicemente ineluttabile. Il pistolero Krzysztof Piatek rischiara la notte di San Siro con due spari che restituiscono la voglia di sognare in grande ai tifosi rossoneri e disintegrano il ricordo di Higuain. A fare le spese della disarmante facilità realizzativa del polacco (21 reti stagionali) è un Napoli troppo spento e monocorde per trovare la forza di reagire all’uno-due assestato dal Milan nei primi 27 minuti. Si aprono le porte della semifinale per Gattuso che ora potrebbe trovare sul suo sentiero un doppio derby con l'Inter, impegnata giovedì contro la Lazio.

PISTOLERO SHOW - Bastano pochi secondi del match per capire che gli ospiti sono scarichi mentalmente. Piatek, alla prima da titolare con la maglia del Milan, inizia subito a popolare gli incubi dei centrali azzurri: al 6’ Laxalt proietta un bel cross dalla sinistra, il destinatario è  Kessié che offre una sponda per il tiro al volo fuori misura del polacco. E’ l’antipasto del gol che scocca al 10’: Maksimovic lascia scorrere un lancio lungo di Laxalt sul quale piomba come un rapace Piatek che fredda Meret con il destro. 

INSIGNE IMPRECISO - La risposta del Napoli è subitanea: Malcuit crossa da destra, Romagnoli devia in maniera maldestra e apparecchia uno scenario idilliaco per la stoccata di Insigne che tira debolmente tra le braccia di Donnarumma. Al 21’ è sempre Insigne ma il risultato è identico: dopo il destro, il numero 24 ci prova di sinistro e fa solo il solletico al portiere del Milan.

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BUM BUM PIATEK - Dall’altra parte però c’è un attaccante in totale stato di grazia: al 27’ Piatek, innescato da Paquetà, entra in area grazie allo stop di petto, si accentra per eludere Koulibaly e poi folgora in diagonale un impotente Meret. Tecnica, forza fisica, senso del gol: il numero 19 conferma anche in rossonero il suo killer instinct andando in rete due volte con il primo e il secondo tiro nello specchio nella sua nuova avventura. 

CAMBI NON EFFICACI - Il primo tempo apatico costringe Ancelotti a cambiare già nell’intervallo: fuori Allan, dentro Ounas che si piazza sulla destra al posto di Ruiz, riportato in posizione centrale. La ripresa si apre con un salvataggio provvidenziale di Romagnoli che mura il tiro di Milik. Al 58’ il Napoli cala anche la carta Mertens al posto di Diawara mentre Gattuso replica con Calhanoglu al posto di Borini. Le mosse alterano lo spartito solo in maniera impercettibile: dopo un tentativo direttamente da corner di Ghoulam (parata di Donnarumma sulla linea), al 78’ ci prova Milik con una zampata fuori bersaglio. E’ l’ultima azione prima della standing ovation che San Siro decide di tributare al nuovo eroe Piatek che lascia il posto a Cutrone. 

MALEDIZIONE SFATATA - Entra anche Callejon a 5' dalla fine (fuori Malcuit) ma non succede niente di significativo in un finale dove il Napoli non riesce neanche a tirar fuori la forza della disperazione.  L'unico tentativo sboccia al 94' con Zielinski che mette fuori di poco. Nella notte in cui il Milan sembra aver sfatato la maledizione del centravanti, Ancelotti s’interroga su una prestazione troppo piatta e confusionaria per non lasciare uno strascico di preoccupazione.

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